Eseguiti al Policlinico di Bari 120 trapianti tra rene, cuore e fegato con una crescita del 20% rispetto all’anno pre pandemia.
Anno record per i trapianti d’organo in Puglia. Sono stati 120 i trapianti eseguiti dal 1 gennaio al 22 dicembre 2021. Record assoluto dall’istituzione del Centro regionale trapianti nel 1992, raggiunto in periodo di pandemia. A causa del Covid nel 2020 il numero di trapianti si era fermato a 84, ma i dati di quest’anno sono superiori anche a quelli del 2019, quando furono eseguiti nella nostra regione 103 trapianti.
I dati sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal coordinatore del Centro Regionale Trapianti prof. Loreto Gesualdo, dal direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, dal magnifico rettore dell’Università degli studi di Bari, Stefano Bronzini.
In dettaglio sono stati eseguiti 37 trapianti di fegato, anche qui record assoluto in Puglia, 9 trapianti di cuore (il dato più alto degli ultimi tre anni), 40 trapianti di rene singolo, 15 di rene doppio e 19 trapianti di rene da vivente.
Un record possibile anche grazie al numero in assoluto più elevato di donatori in Puglia. Sono stati 52 i donatori in Puglia, con un indice di 13,2 donatori effettivi per milione di popolazione, nel 2019 pre pandemia sono stati 40 con un indice di 9,8 per milione di abitanti.
“Questo risultato è un elemento positivo in un momento in cui la sanità è sotto grande pressione – ha sottolineato il magnifico rettore dell’università di Bari, Stefano Bronzini – Aver raggiunto questi livelli al Policlinico di Bari connota quello che noi intendiamo come contributo dell’Università: dare valore aggiunto all’assistenza, partendo da alti livelli di ricerca e soprattutto far sì che questo possa essere un campo di formazione per le future generazioni. Ringrazio tutti i professionisti coinvolti e ribadisco l’importanza della cultura del dono”.
“Siamo riusciti a realizzare al Policlinico di Bari circa il 20% di trapianti in più rispetto al periodo pre pandemia. È una testimonianza della grande generosità dei pugliesi ma è anche il risultato dell’organizzazione messa in campo dall’azienda”, ha spiegato il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.
L’attività trapiantologica è, infatti, altamente specialistica, richiede un impegno multidisciplinare e collettivo che parte dall’impegno degli anestesisti. “Aver raggiunto questo risultato – sottolinea Migliore – quando i nostri anestesisti sono stati per un lungo periodo impegnati ad assistere i pazienti covid nelle terapie intensive è straordinario. Grazie alla struttura per le maxi emergenze in Fiera del levante è stato possibile assicurare continuità assistenziale in tutti i reparti del Policlinico di Bari, in particolare nelle sale operatorie, e raggiungere anche questo record”.
“È l’anno della solidarietà pugliese – ha detto in conferenza stampa il prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regionale trapianti – Ringrazio tutte le famiglie che hanno dato il loro consenso alla donazione e hanno permesso di eseguire per la prima volta in Puglia 120 trapianti tra rene, cuore e fegato. In particolare è stato l’anno del trapianto del fegato, abbiamo coperto quasi tutta la lista d’attesa pugliese. C’è ancora molto da fare. Ci sono altri 600 pazienti in attesa di trapianto, ma siamo ottimisti. Se continua questo trend positivo riusciremo a soddisfare le maggiori esigenze del nostro territorio. È stato un lavoro di squadra, in particolare dobbiamo ringraziare le squadre dei rianimatori di tutta la Puglia. Il laboratorio di tipizzazione tessutale e il centro trasfusionale del Policlinico di Bari e tutte le equipe delle unità operative di cardiochirurgia e del centro trapianti fegato-rene. Quest’anno, per la prima volta in Puglia, siamo partiti anche con il programma trapianto di rene AB0-incompatibile e l’obiettivo per il 2022 è far partire il programma DCD, per la donazione a cuore fermo”.