Ieri mattina si è discusso sullo stato dell’arte della sanità tarantina, criticità, punti di forza e obiettivi per il futuro. Alla presenza del management aziendale, le direzioni aziendali e le associazioni hanno affrontato temi importanti per il futuro virtuoso della sanità ionica.
Si è tenuta ieri mattina la Conferenza dei Servizi di ASL Taranto, organizzata in collaborazione con il Comitato Consultivo Misto. Prevista annualmente all’interno del sistema di tutela dei diritti dell’utenza, la Conferenza dei Servizi è, al pari delle Carta dei Servizi, strumento di conoscenza, di partecipazione e di controllo della qualità dei servizi erogati dalla ASL.
“Sono quattro le direttrici di discussione che abbiamo individuato – ha affermato il direttore generale Stefano Rossi – e si tratta di ospedale e università, poi i presidi territoriali, quindi la telemedicina e, infine, il tema più vicino e comprensibile all’utenza, ovvero la facilità di accesso ai servizi. Per affrontare questi temi in maniera costruttiva, evitando l’autoreferenzialità, la presenza delle altre istituzioni e delle associazioni del terzo settore è fondamentale.”
Il Comitato Consultivo Misto ha pertanto organizzato l’odierna conferenza: “Questa è, a tutti gli effetti una conferenza programmatica, per la Asl ma anche per il terzo settore – ha chiosato il presidente del Comitato Consultivo Misto Giuseppe Stasolla – Le associazioni del terzo settore, infatti, rappresentano un grande giacimento di energie che talvolta hanno registrato delle difficoltà, negli ultimi anni legate soprattutto alla pandemia, ma il confronto e la discussione sono certamente buone prassi.”
La Conferenza si è svolta in modalità mista (in presenza e in videoconferenza) in un’ottica di partecipazione condivisa di obiettivi, progetti e risultati ottenuti dalla ASL e per allargare il dialogo dai pochi partecipanti in presenza a tutti coloro che sono portatori di interesse: utenti, amministratori, associazioni di volontariato, operatori, etc. “Questa conferenza dei servizi è stata governata dai cittadini, grazie al Comitato consultivo misto – ha affermato Vito Gregorio Colacicco, direttore sanitario ASL Taranto, prossimo direttore generale – e qui abbiamo discusso proprio sulla questione di metodo: il futuro della sanità e il suo miglioramento passano attraverso l’ascolto delle istanze dei cittadini.”
La conferenza dei servizi è stata concepita come una piazza virtuale, un luogo dove il cittadino arriva con la consapevolezza di costituire una risorsa necessaria per rinnovare l’organizzazione sanitaria e la ASL sceglie un metodo: dare ascolto ai cittadini per migliorare la nostra sanità. E così nella mattinata, si è tenuto un interessante forum: rapidi e interessanti gli interventi dei responsabili delle diverse divisioni dell’azienda sanitaria, ma anche di ospiti e rappresentanti delle associazioni e delle categorie impegnate nella cura e nella prevenzione. I temi trattati sono stati l’assistenza ospedaliera oggi e domani con un focus sulle strutture, sull’Ospedale San Cataldo e l’Università (ricerca, assistenza, didattica), la telemedicina, la rete territoriale di assistenza e prevenzione, la comunicazione e la presa in carico, con un focus sul centro di prenotazioni. Il racconto dell’organizzazione e delle attività svolte ha lasciato pian piano spazio alla progettazione del futuro, con l’approccio pragmatico garantito dal confronto con chi quotidianamente gestisce attività di cura e prevenzione.
Nel pomeriggio si sono svolti i work caffè, gruppi informali di discussione, uno per ognuno dei temi affrontati nel corso della mattina. Quello dei work caffè è un metodo semplice ed efficace per dare vita a conversazioni non formali, ma vivaci e costruttive sulle questioni e i temi che riguardano la sanità. Questi confronti hanno restituito delle osservazioni utili come punto di partenza per un miglioramento della sanità tarantina. “Il futuro della sanità è ormai tracciato – ha concluso il direttore generale Stefano Rossi – la qualità delle cure non si può fermare ai fattori tecnologici e professionali, seppur importantissimi, ma si deve basare anche sulla umanizzazione delle cure. L’integrazione tra ospedale e università è fondamentale, così come l’assistenza territoriale e la telemedicina. Gli obiettivi dei prossimi anni sono sfidanti e raggiungerli è fondamentale per il comparto sanitario e, soprattutto, per l’ottimizzazione delle risorse e per fornire una risposta adeguata alla domanda di salute, cura e prevenzione della popolazione.”