Si può considerare conclusa un’importante pagina della buona sanità pugliese con il concorso unico regionale per Operatore Socio Sanitario (OSS) coordinato dal Policlinico Riuniti di Foggia: un processo complesso e tra i più impegnativi degli ultimi anni nell’organizzazione e gestione di posti pubblici nell’ambito sanitario.
I dati che riguardano questa selezione, infatti, sono:
- 24.000 i candidati che hanno presentato domanda
- 13.910 gli idonei della graduatoria di merito scomputata delle riserve
- 2.653 (2108 candidati esterni + 545 beneficiari delle riserve interne) quelli finora assunti a tempo indeterminato a cui presumibilmente se ne sommeranno altri per le necessità delle Aziende ed Enti regionali e/o per eventuali rinunce pervenute, ma comunque in numero superiore rispetto ai posti messi a concorso alla DDG n. 619 del 10.09.2018 pari a 2445.
Sui candidati sono stati effettuati controlli di correttezza segnando un ‘new deal’ per tutti coloro che aspiravano a firmare un contratto a tempo indeterminato e magari tornare al lavoro nella propria regione d’origine.
IL LAVORO DEGLI UFFICI – Il lungo impegno degli uffici amministrativi dell’Azienda ospedaliera foggiana ha riguardato la gestione degli esiti delle fasi procedimentali relative al reclutamento dei vincitori del concorso poiché, com’è noto, lo svolgimento della selezione è stato caratterizzato da numerose criticità connesse al sistema di valutazione dei titoli di servizio: un lavoro molto elaborato che ha comportato la necessità di rieditare la graduatoria, valida per due anni dalla data della sua approvazione, ma che – essendo graduatoria di merito approvata a seguito di un concorso unico regionale – può essere utilizzata sia per esigenze permanenti sia per quelle temporanee durante tutto il periodo di validità.
LA COMPLESSITA’ DELLA SELEZIONE – Si è trattato, come anticipato, di un processo complesso tra verifiche e susseguirsi di fasi procedimentali e questo iter è diventato a volte pretesto per abbandonarsi alla disinformazione in buona fede o in maniera strumentalizzata travisando il vero valore di un impegno così importante per i lavoratori pugliesi specie quelli che lavorano lontano da casa che – molto probabilmente – saranno agevolati dalla mobilità regionale ed extra regionale fortemente attiva visti i grandi numeri dei candidati provenienti da tutta Italia. La complessità si lega a doppio filo alle verifiche della validità dei titoli che ha portato, inevitabilmente, all’allungamento dei tempi.
LA VALIDITÀ DEGLI ATTESTATI OSS – Per quanto riguarda le verifiche del Policlinico Riuniti sulla validità degli attestati OSS conseguiti dai candidati, essenziali per definire la graduatoria di merito, gli uffici del personale hanno indicato i seguenti dati sul totale idonei scomputata delle riserve che, come detto, tocca i 13.910 candidati:
- avviato procedimento di richiesta verifica validità attestato 12.188
- totale riscontrati ed accertati 6.226 di cui: 5887 validi, 322 decaduti e 17 in corso di decadenza
- da sottoporre a verifica 1.722
- non ancora riscontrati dalle regioni e sollecitati 5.962
Le verifiche non seguono necessariamente l’ordine di merito della graduatoria a causa della diversità dei tempi di riscontro delle Regioni e delle non poche criticità emerse nel procedimento anche dovute alla fase emergenziale in corso e tuttora non completamente risolte. Invece, in merito ai ricorsi che alcuni candidati hanno effettuato per contestare la irregolarità dei titoli non valutati, il giudice ha sempre valutato positivamente l’attenzione pedissequa del Policlinico Riuniti a questo aspetto prioritario della selezione risultando proprio per questo vincente nei procedimenti avviati da alcuni partecipanti. L’impegno dell’azienda ospedaliera foggiana è anche quello di agevolare i lavoratori delle regioni di origine avviando per questo un utilizzo centralizzato della graduatoria da parte delle altre Regioni maggiormente rappresentate da candidati idonei affinché procedano alla stipula di convenzioni il Policlinico Riuniti.
I DATI DEL CONTENZIOSO – I ricorsi presentati da alcuni candidati hanno aperto la strada ad un considerevole contenzioso proposto perlopiù al Giudice Amministrativo (ma in alcuni casi anche ricadente sotto la giurisdizione del Giudice del lavoro) e in particolare:
- si contano, allo stato, n. 151 ricorsi giurisdizionali dei quali 38 già definiti tutti con esito favorevole al Policlinico ed altri 4 definiti per rinuncia dei ricorrenti. Quanto agli altri attualmente in corso e pendenti, sono stati emessi provvedimenti di rigetto delle istanze cautelari presentate dinanzi al TAR o dinanzi al Giudice del lavoro, con pronuncia sul merito delle questioni prospettate e sempre tutte con esito favorevole al Policlinico.
Alcune di queste ordinanze cautelari sono state pure impugnate dinanzi al Consiglio di Stato il quale, tuttavia, ha confermato la correttezza dei provvedimenti adottati dal TAR. Si resta, dunque, in attesa della fissazione delle relative udienze di merito ma è più che ragionevole pronosticare un esito favorevole atteso che si tratta, in tutti i casi, seppure nella loro singolare rilevanza, di fattispecie già ripetutamente delibate dall’Autorità Giudiziaria che ha sempre deciso ed anzi sottolineato la correttezza delle valutazioni e delle scelte procedimentali operate dal Policlinico.
GLI EFFETTI FUTURI DELLA GRADUATORIA – Per effetto dell’ultimo utilizzo per scorrimento della graduatoria di merito, finalizzato a soddisfare il fabbisogno di personale originariamente previsto e in seguito rimodulato dalle Aziende ed Enti Sanitari della Regione, sono stati nominati vincitori 2.108 candidati esterni: a seguito di rinunce e decadenze di alcuni di essi, la posizione ultima di utilizzo della graduatoria di merito risulta la numero 2.506 e dunque la posizione 2.507 costituirà il punto di partenza per l’utilizzo futuro della stessa.In realtà sono ancora aperte le procedure per 300 posti da parte di alcune ASL per effetto della legge Madia (art.22 del decreto legislativo n.75/2017 comma 15): il personale interno assunto con contratto a tempo indeterminato come ausiliario usufruisce della procedura cosiddetta di ‘progressione interna’ per la quale hanno potuto assicurarsi il ruolo di Oss con un concorso interno. Si tratta di una norma transitoria che in deroga alla regola del bando aperto all’esterno consente al personale interno che possiede determinati requisiti di accedere alla categoria superiore per effetto di una selezione, appunto, “interna” e pertanto non si possono escludere ulteriori effetti sulla graduatoria di merito. In pratica è presumile ipotizzare che coloro che risulteranno vincitori delle selezioni Madia siano presenti nella graduatoria di merito come candidati idonei e che quindi – in seguito all’assunzione a tempo indeterminato come Operatori Socio Sanitari – liberino posizioni utili ad eventuali scorrimenti riducendo così il numero totale degli idonei. C’è anche da considerare un numero di assunzioni di candidati beneficiari delle riserve interne pari a 545 già dipendenti delle Aziende: le graduatorie delle riserve interne sono state utilizzate per intero da tutte le aziende ed enti ad eccezione dell’ASL Bari la cui graduatoria resta ancora utile.
I DATI REGIONE PER REGIONE – Nello specifico ecco i dati dei candidati idonei distribuiti per regione (10.936 in totale di cui 7.309 in Puglia) escludendo quelli decaduti, in corso di decadenza, delle rinunce e dei candidati già contrattualizzati per effetto dell’utilizzo delle graduatorie delle riserve oppure per effetto delle procedure ex Legge Madia già espletate:
Campania 1.166
Sicilia 710
Calabria 688
Basilicata 394
Abruzzo 186
Emilia Romagna 71
Lazio 71
Molise 63
Piemonte 57
Lombardia 46
Veneto 42
Marche 33
Toscana 27
Fvg 26
Sardegna 17
Liguria 12
Umbria 10
Trentino 4
San Marino 3
Valle D’Aosta 1
«Il territorio necessita di figure esperte che si occupino di gestire le numerose esigenze ospedaliere – afferma il direttore generale del Policlinico Riuniti Vitangelo Dattoli – le stesse preziosissime che hanno sorretto il sistema nel periodo peggiore della pandemia: un incremento dell’organico studiato dalla Regione Puglia, necessario per rispondere più velocemente alle richieste dell’utenza, abbattendo le liste di attesa e che rientra in un piano di riordino ospedaliero e territoriale che l’amministrazione regionale ha già avviato e che proseguirà nei prossimi anni e di cui è fiore all’occhiello questo imponente programma assunzionale che sta dando lavoro a quasi 3.000 OSS alcuni dei quali di ritorno nella nostra Puglia».