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Novità al Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi

Protocolli condivisi, rimodulazione degli spazi e professionalità nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Sono questi i pilastri sui quali si regge la nuova visione del Pronto soccorso dell’Ospedale Perrino, mentre gli accessi, mediamente intorno ai 140 al giorno, cominciano a salire, come sempre in questo periodo.

Vincenzo Marcone, nuovo direttore della Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, ha illustrato le novità che insieme ai suoi collaboratori sta mettendo a punto per migliorare le prestazioni del reparto. “La nuova impostazione del Pronto soccorso – spiega il direttore – prevede una sostanziale riduzione dei tempi di attesa: per raggiungere questo obiettivo serve esperienza, applicazione di linee guida appropriate e ottimizzazione dei percorsi di accesso ai servizi diagnostici e alle consulenze specialistiche. Per questo stiamo aggiornando i Pdta,  i Percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali e laddove non disponibili li stiamo elaborando”.

Marcone ha annunciato l’arrivo in Pronto soccorso di nuove figure professionali con esperienza nel settore della emergenza-urgenza, specializzate nelle urgenze cardiologiche, pneumologiche e chirurgiche. Oltre alle linee guida l’urgentista usa l’ecografia e l’imaging di primo livello per avere conferma sull’ipotesi diagnostica da effettuare e sa richiedere le consulenze giuste, al momento giusto”.

Il direttore sottolinea che “è in corso una rimodulazione planimetrica degli spazi: a parte i locali esterni in allestimento, a breve rivedremo l’assetto dell’intero reparto, dalla shock room, alla sala rossi, e ridefiniremo l’astanteria da un punto di vista architettonico per migliorare la presa in carico dei pazienti”.

A proposito di protocolli condivisi, il medico del Pronto soccorso Luana De Candia anticipa che “sarà aggiornato quello sul dolore toracico e sarà potenziata l’attività di formazione del personale. Si sta sviluppando il percorso stroke, quello sulla violenza di genere e la fast track per ridurre i tempi di attesa delle patologie minori che possono essere gestite direttamente dal triage con l’eventuale invio allo specialista”.