Soddisfatti al termine della giornata di lavoro e con la voglia di tornare in corsia il giorno dopo. I dipendenti del Policlinico di Bari in servizio presso la struttura per le maxi emergenze si sentono realizzati attraverso l’attività svolta e orgogliosi dei risultati ottenuti dall’azienda. È quanto emerge dall’indagine sul benessere organizzativo svolta tra il personale impegnato nei moduli della Fiera del Levante per l’emergenza Covid19.
L’INDAGINE
Il principale scopo dell’indagine effettuata è stato quello di valutare attraverso un questionario anonimo ed autosomministrato il grado di benessere percepito dai professionisti per individuare eventuali aree sulle quali focalizzare interventi di miglioramento al fine di implementare la qualità della vita aziendale.
L’indagine è stata svolta a cura della Direzione Sanitaria del presidio per le maxiemergenze in Fiera in collaborazione con la Unità operativa di Medicina del Lavoro del Policlinico di Bari, utilizzando come strumento di valutazione il Questionario Multidimensionale della Salute Organizzativa (MOHQ). Un modello scientifico messo a punto dalla cattedra di Psicologia del Lavoro dell’ Università “La Sapienza” di Roma, e già utilizzato da oltre 200 amministrazioni pubbliche su un campione di 18mila unità. Le domande, in tutto 66 relative all’ambiente di lavoro, al benessere psicofisico, alle mansioni e all’innovazione, è stato somministrato a medici, infermieri, fisioterapisti, operatori sociosanitari, tecnici e pulitori che da marzo sono stati impegnati nella struttura per le maxi emergenze realizzata dalla Protezione civile della Regione Puglia. A rispondere, in maniera anonima, sono stati in 183.
I RISULTATI PRELIMINARI
I dati descritti del campione indicano una popolazione in prevalenza costituita da donne (62%); l’età media è risultata pari a 37 anni. È emerso che il 75% degli intervistati è costituito da personale afferente al comparto (amministrativi, OSS, pulitori, infermieri e coordinatori); la restante parte è invece costituita da dirigenti medici. Il 64% del campione esaminato è in servizio al Policlinico di Bari da meno di un anno.
In ordine alle caratteristiche dell’ambiente lavorativo la quasi totalità del campione (97%) valuta in maniera molto positiva il comfort dell’ambiente di lavoro: pulizia, servizi igienici, sicurezza, spazi disponibili per la persona. Un dato interessante è quello relativo al grado di soddisfazione del personale, che nel 96% dei casi si è dichiarato appagato dall’attività lavorativa svolta. Il 99% del campione sente infatti di fornire un contributo rilevante attraverso il proprio lavoro anche tramite la collaborazione con altri gruppi di lavoro della stessa struttura, rilevata nel 92% degli intervistati.
Ulteriore elemento di soddisfazione si è rilevato nella valutazione assolutamente positiva che gli stessi operatori hanno fornito circa l’operato della dirigenza, e questo in termini di capacità di risolvere i problemi (oltre il 97%) e di ricercare le informazioni sulle difficoltà nel lavoro da parte del personale (in oltre il 95% dei casi).
L’elevato coinvolgimento in questa esperienza da parte degli operatori interessati è confermato peraltro dal facile accesso alle informazioni richieste (in oltre il 92% dei casi) e dal rapporto di sinergia che si è creato con la dirigenza. Difatti, oltre l’88% degli intervistati ha dichiarato di essersi sentito coinvolto dalla dirigenza in caso di richieste, proposte o suggerimenti.
A motivare quotidianamente i dipendenti in un clima di collaborazione costante è la sensazione di far parte di una squadra, avvertita dal 94% degli intervistati, e la sensazione di realizzazione personale attraverso il lavoro.
Orgogliosi del Policlinico: il 64% si sente spesso soddisfatto per la propria organizzazione e i risultati ottenuti e il 29% esprime questa sensazione a volte. Ottime anche la relazioni interpersonali costruite con i colleghi attraverso la comunicazione e la condivisione continua: il 78% si sente soddisfatto dei rapporti personali sull’ambiente di lavoro.
Il risultato finale? Voglia di andare al lavoro. La stragrande maggioranza dei dipendenti dichiara di avere voglia di tornare in ospedale. Alla domanda “hai voglia di andare a lavoro?”, il 77% ha risposto spesso e il 20% a volte.
“Abbiamo voluto indagare il benessere dei dipendenti impegnati nella struttura in Fiera per testare l’efficacia del modello organizzativo adottato dalla direzione del Policlinico di Bari e introdurre eventuali interventi di miglioramento – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – I risultati emersi sono estremamente positivi tanto più considerando il carico lavorativo del personale e lo stress correlato alla pandemia. Il modello organizzativo multidisciplinare applicato per l’attività assistenziale si è dimostrato vincente, non solo per i pazienti che hanno avuto tassi di guarigione molto alti e questo rappresenta sicuramente il dato più rilevante e confortante ai fini assistenziali e di gestione sanitaria, ma anche di benessere dei nostri dipendenti. Un risultato reso possibile anche grazie alla realizzazione del padiglione in Fiera: progettato per la multidisciplinarietà, con strumenti all’avanguardia e ambienti confortevoli per il personale. Per questo un ringraziamento alla Regione Puglia e alla Protezione civile è doveroso”.
“L’importanza di questa esperienza in Fiera è stata la multidisciplinarietà che ha consentito di trattare pazienti molto complessi con risultati in termini assistenziali positivi – commenta la direttrice sanitaria del Policlinico di Bari, Anna Maria Minicucci – Raccoglieremo questa importante eredità anche oltre il Covid”.
“I dati mostrano un atteggiamento estremamente positivo del personale sia nei confronti della struttura che dell’organizzazione – commenta il direttore medico del presidio, Antonio Daleno – In effetti, la multidisciplinarità e l’organizzazione per aree strategiche trasversali integrate (AST) implementata presso questa struttura, si è rivelato un modello vincente per la qualità delle cure ed è stato anche favorevolmente percepito dagli stessi operatori impegnati nei processi di assistenza”.
“L’indagine sul benessere organizzativo nasce dai presupposti prioritari di un’attività propria della Medicina del lavoro perché il codice etico impone al medico del lavoro di occuparsi del benessere inteso non soltanto come fisico, ma mirato al benessere mentale e sociale – spiega il professor Luigi Vimercati, direttore dell’unità operativa di Medicina del lavoro del Policlinico di Bari – per fare questo abbiamo adottato uno strumento validato dalla facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma che vede strutturate una serie di domande per valutare la percezione del lavoratore nello studio della relazione tra l’habitat lavorativo e l’individuo stesso. Dai risultati preliminari emerge la volontà da parte dei lavoratori di recarsi con gioia presso il proprio luogo di lavoro, l’assenza pressoché totale di assenteismo, l’ottimo rapporto instauratosi con i colleghi e con i dirigenti. Non ricordo precedenti di indagini che abbiano attestato queste percentuali così elevate relativamente al wellness, la sensazione di benessere dei propri dipendenti”.