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Donazione multiorgano al SS. Annunziata di Taranto.

Giovane tarantino, deceduto martedì sera, aveva espresso la volontà ai genitori, che hanno così voluto onorare la morte del figlio.

Ieri mattina al SS. Annunziata di Taranto è stato effettuato un prelievo multiorgano: fegato, cuore e reni sono stati donati a chi da tempo attendeva un trapianto.

Ad autorizzare il prelievo, i genitori di un giovane deceduto martedì notte che, nel corso della sua vita, aveva più volte espresso loro la volontà di donare i propri organi.

Come accade in questi casi, mentre l’equipe del reparto di Rianimazione del SS. Annunziata, coordinata dal dott. Pasquale Massimilla e composta dalla dott.ssa Doriana Benefico e dagli infermieri Fabio Schiavone e Carmela Nocco, garantiva le condizioni per mantenere la funzionalità degli organi da prelevare, il Centro Trapianti ha individuato, tra le persone in attesa, quelle compatibili con l’uomo e sono partite le procedure per il prelievo degli organi.

Mercoledì mattina, con il supporto della equipe medica e infermieristica della sala operatoria, si è proceduto al prelievo degli organi e al trasporto degli stessi verso i riceventi.

Il fegato, destinato all’Emilia, è stato prelevato da una equipe multidisciplinare arrivata con un aeromobile all’aeroporto di Grottaglie e da lì ripartita ieri mattina. Il cuore è invece partito alla volta di Napoli, così come uno dei reni. Il secondo rene, invece, è stato destinato alla Sicilia.

In base a quanto previsto dalle leggi italiane, ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte presso gli uffici anagrafe dei Comuni, al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, oppure compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute, una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore o l’atto olografo della Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO). Si può anche, infine, riportare la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali.

Nel caso in cui la persona non abbia rilasciato in vita una dichiarazione in merito alla donazione di organi e tessuti, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (nell’ordine: coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) non si oppongono alla donazione. Per i minori sono sempre i genitori a decidere; se anche solo uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.

La dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti non è obbligatoria nel nostro Paese; tuttavia si invitano i cittadini a prendere una posizione in merito e a non lasciare questa decisione ai propri cari, in un momento difficile e delicato. Inoltre, è sempre importante discuterne in famiglia, affrontare insieme l’argomento e informare i propri cari della scelta fatta.