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Sintesi monitoraggio Fase 2 Covid-19 ‘Report settimanale’ a cura di ISS e Ministero della Salute.

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Questa settimana accelera il calo nell’incidenza settimanale (73 per 100.000 abitanti (10/05/2021-16/05/2021) vs 103per 100.000 abitanti (03/05/2021-09/05/2021) dati flusso ISS). La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente e l’incidenza si avvicina a livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi.


Nel periodo 28 aprile – 11 maggio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,78 (range 0,71– 0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, e sotto l’uno anche nel limite superiore. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).


Tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.


Questa settimana, nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021).


• Soltanto la PA di Bolzano riporta una allerta di resilienza. Nessuna Regione/PPAA riporta molteplici allerte.

Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (41,9% vs 40,3% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 38%). Infine, il 19,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.