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Sopralluogo nella fabbrica di DPI della Regione Puglia del Commissario per l’emergenza Covid, Figliuolo e del Capo della Protezione Civile, Curcio

È terminata con un sopralluogo nella fabbrica di Dispositivi di protezione individuale della Regione Puglia, la visita in Puglia del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19 Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo e del Capo Dipartimento Protezione Civile Ing. Fabrizio Curcio. Al termine del sopralluogo si è tenuto un punto stampa con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

 “Grazie Michele per questo invito – ha detto il Generale Figliuolo – Parto dalla prima fase, da quello che abbiamo dibattuto in ambito della Regione Puglia, presso la sala del Consiglio regionale. È stato presentato un piano che è molto coerente con il piano nazionale con obiettivi ben chiari e definiti, e di questo do atto alla Regione Puglia e all’assessore, il prof. Lopalco. Gli obiettivi da raggiungere sono assolutamente in linea con piano nazionale. Devo dire che oggi la Puglia ha raggiunto oltre l’81% di prima somministrazione sul personale over 80 e il pieno target per gli over 70. Ed è anche sopra media in questo momento per i fragili, di questo voglio dare atto al Presidente e a tutti coloro i quali in maniera sinergica e unita lavorano per questa campagna vaccinale che non ha precedenti nella storia d’Italia e credo nell’umanità.

Siamo a stamattina 16.600.000 somministrazioni, di cui 11.700.000 1ª somministrazione e 4.900.000 persone vaccinate. Nel prossimo futuro noi avremo da qui al 29 aprile, 2 milioni e mezzo di ulteriori vaccini in afflusso, dal 29 al 4/5 maggio, giorno in cui finisce tecnicamente l’afflusso del mese di aprile, altri 2.600.000 vaccini a livello nazionale. E per il mese di maggio le proiezioni a mio avviso sono buone perché parliamo di almeno 15 milioni di vaccini.

Da oggi si è cominciato inoculare il vaccino Johnson e Johnson. In realtà la Puglia è stata la prima perché già ieri ne aveva inoculati i primi 79. Che cosa ho visto oltre questo? Allora, ho visto un percorso ideale: la produzione in house di dispositivi di protezione, che rimane una capacità strategica che va a integrare ovviamente quello che si può trovare sul mercato.

L’ospedale della Fiera del Levante che mi ha decisamente impressionato ed emozionato. Parliamo di 150 posti letto che possono essere scalabili dalla terapia ad alta intensità al sub intensivo ad una terapia normale covid. E questo è un bene pubblico altamente specializzato perché è gestito dal Policlinico di Bari, che è un’eccellenza nazionale, dove operano 500 persone: 300 infermieri, un centinaio di medici altamente specializzati, molti medici che operano in terapia intensiva o medici di aerea critica e personale amministrativo. Il valore aggiunto di questa struttura è che un domani, speriamo domani prossimo, a pandemia finita, può essere reimpiegato come polo di riferimento in ambito del Mezzogiorno, in quest’area che attrae sempre anche da regioni limitrofe, popolazione che può aver bisogno.

Pensiamo in caso di un grande incidente, potrebbe essere adoperato efficacemente. O in caso di emergenza. E poi si chiude questo ciclo ideale, ma anche pratico, con l’hub vaccinale della Fiera. Venti linee. Devo dire che raramente ho visto un centro vaccinale così ben organizzato e questo va detto e questo è un orgoglio perché noi del Mezzogiorno siamo sempre abituati ad autocommiserarci. Ed è giusto che la stampa faccia le sue critiche. Però credetemi, ho molta esperienza e ne ho visti tanti di centri, perché li ho pure costruiti e organizzati come comandante logistico dell’Esercito da cui dipende la sanità. E questo è davvero un bel centro. Dobbiamo migliorare, sicuramente. Sempre abbiamo da migliorare.

L’ha detto il presidente Emiliano nella seduta che abbiamo fatto, ha accennato a qualche problematica che c’è stata recentemente coi medici di medicina generale che voglio qui ringraziare pubblicamente per aver aderito in massa in Puglia all’accordo fatto a livello nazionale e abbiamo 2000 medici di medicina generale che ci aiuteranno a vincere questa pandemia. Il focus adesso è andare avanti, passare alle classi degli ultra sessantacinquenni, quando le avremmo messe in sicurezza possiamo pensare ad andare con attività di vaccinazione multiple, parallela, coinvolgendo anche i siti produttivi.

Noi come struttura commissariale abbiamo censito oltre 700 siti. Per sito produttivo intendo che ha la capacità di fare il vaccino, che abbia infrastrutture, personale amministrativo, medici, infermieri e operatori socio sanitari. La Puglia ha stimato il 15 maggio, ora dobbiamo vedere una data a livello nazionale. Si potrà veramente, con l’afflusso massiccio di vaccini, dare un respiro alle nostre classi produttive che ne hanno bisogno. Noi dobbiamo mettere in sicurezza i più deboli, quelli che qualora infettati da questo virus potrebbero avere le peggiori conseguenze, quindi ospedalizzazione, terapia intensiva, effetto negativo massimo, purtroppo la morte. Qui voglio ricordare tutti coloro i quali hanno perso la vita, i nostri anziani ma anche il personale che è stato a contatto col virus perché ha operato in prima linea, i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari, le forze dell’ordine, i volontari, gli insegnanti, il personale della scuola. C’è sempre qualcuno di noi che ha perso un proprio caro o ha avuto un proprio caro che se l’è vista davvero brutta e ancora sta pagando le conseguenze. E dicevo, una volta messe in sicurezza le persone più vulnerabili possiamo pensare a mettere in sicurezza le classi produttive e far ripartire il nostro Paese. Questo è il messaggio che voglio dare e lo do veramente con positività: noi ce la facciamo. I vaccini stanno arrivando, i piani ci sono, la macchina organizzativa funziona, la Regione Puglia ha dimostrato anche nei giorni scorsi non solo di arrivare al target, ma addirittura di essere pronta per altri traguardi, perché nei giorni scorsi ha fatto 30.000 inoculazioni, a fronte dei 21.000/22.000/23.000 che dovrà fare a regime. Un’altra cosa: voglio specificare la problematica degli obiettivi che assegniamo alle regioni. Non sono obiettivi dati così, perché dobbiamo mettere da parte qualcosa, ma sono obiettivi congruenti con le capacità vaccinali di ciascuna regione e l’afflusso che c’è in quel giorno, in quella settimana. Il piano è fatto in maniera scientifica”.

Rivolgendosi al presidente Emiliano, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ha detto: “Tu indossi fieramente, e te ne sono grato, il giubbetto della Protezione civile. E io ti voglio dire che ringrazio il sistema di Protezione civile, e il direttore Mario Lerario, perché ha saputo essere interprete, sotto la tua guida, dell’esaltazione delle risorse. La fabbrica di DPI è stata costruita nel sistema di Protezione civile, con la capacità del sistema di Protezione civile, che significa con le capacità della Regione, oltre che del supporto dell’aiuto, della presenza dello Stato. L’hub vaccinale vede la presenza dei volontari del sistema. Il sistema ospedaliero che abbiamo visto poc’anzi è stato costruito anch’esso sotto questa direzione. Io quindi ne sono orgoglioso e fiero, come risposta del territorio che sta a incarnare quella esperienza che noi abbiamo fatto negli anni. E in questa esperienza voglio dire anche un’altra cosa, lo dico chiaramente, l’ho detto altre volte, lo voglio ridire oggi: grazie Puglia. Grazie per la generosità con la quale la Puglia gestisce l’emergenza anche fuori. Ne discutevamo prima rispetto ad altri eventi. La Puglia è sempre pronta, come lo è stata con i colleghi albanesi. Quindi credo che questo sistema di generosità la Puglia lo abbia nel suo DNA e credo che sia opportuno anche segnalarlo, così com’è generoso il suo volontariato di Protezione civile. Io dico, continuiamo così. Io e il commissario lavoriamo spalla spalla, perché questa sfida non è mia, non è sua, è del Paese. Solamente unendo le forze nel territorio, dei sindaci, dei prefetti, dei presidenti delle Regioni, dei commissari del sistema di Protezione civile, che qui trova il suo completamento anche nell’ambito sanitario perché i due grandi asset sono questi. Continuiamo così e usciamo insieme da questo incubo”.

Grazie di cuore per la vostra visita ha concluso il presidente Michele Emilianograzie per l’impegno di tutti gli uomini che coordinate, tutto quello che avete visto è la sinergia tra sanità e Protezione civile. Esattamente nello stesso schema nazionale, ognuno fa il proprio lavoro supportandosi reciprocamente e tutto questo è un valore straordinario. Forze armate, forze di polizia, prefetti, sindaci, insegnanti, tutti i soggetti che si sono misurati hanno dato il senso di far parte di una squadra che ce la fa, come diceva Francesco. Ce la fa naturalmente, non senza problemi. Perché stiamo gestendo – ha aggiunto Emiliano – una cosa mai vista nella storia dell’umanità in una scala spaventosa, ma lo stiamo facendo con i mezzi del terzo millennio. Stiamo affrontando questa battaglia massimizzando e facendo tutto quello che siamo in condizione di fare. 

Siamo già a buon punto per candidare la Puglia per avere una fabbrica di vaccini qui a Zollino, la stiamo già sostenendo dal punto di vista economico, stiamo già pensando come immaginare di portare a profitto tutta questa esperienza, perché la Protezione Civile si costruisce sull’esperienza, non c’è un manuale che descriva ogni cosa. E assieme penso che non solo supereremo questa fase, ma che avremo la possibilità di diventare un punto di riferimento per tutte le grandi emergenze del Mediterraneo.  Mi fa piacere che gli investimenti che abbiamo realizzato in Fiera siano stati così apprezzati da poter essere il principio per poter immaginare un centro di grandi emergenze, per dotare finalmente il nostro Paese e il Mezzogiorno di un luogo dove qualunque cosa accada abbiamo la possibilità di ricoverare persone in terapia intensiva. E quindi grazie, perché alle volte abbiamo bisogno di sentirci dire, almeno qui in Puglia, le cose dagli altri perché da soli alle volte non sappiamo dircele.

Un saluto al commissario Francesco Figliuolo e a Fabrizio Curcio. Due amici con i quali stiamo lavorando in maniera molto intensa, proficua, controllando reciprocamente tutto quello che abbiamo programmato. E qualche volta anche riuscendo, sulla base della pianificazione strategica che abbiamo fatto, a rimediare ai flussi intermittenti dei proiettili fondamentali, che sono i vaccini. Siamo riusciti nell’ultima settimana a colmare alcune voragini che si erano create nel numero di vaccini disponibili per la Puglia, abbiamo dovuto un po’ rallentare, questo rallentamento serve a raggiungere il target in modo tale da non creare sbilanciamenti anche con le altre regioni, e ci stiamo attenendo a questa regola.

Oggi molti medici di Medicina generale lamentavano di non avere vaccini sufficienti, mi scuso con loro, ma devono comprendere che è un rally di regolarità, dove non si possono fare più dosi del necessario. Il commissario ha potuto verificare l’organizzazione di gestione del piano vaccinale, il funzionamento dell’hub della Fiera, ha visto il padiglione maxi emergenze della Fiera, e sta seguendo assieme alla Protezione civile tutto quello che abbiamo fatto in questo anno e mezzo”.