La struttura è un concentrato di tecnologia e automazione: totem intelligente all’ingresso, sistema robotizzato per la selezione delle provette, sala accoglienza e 5 sale per i prelievi. Un percorso tracciato dall’inizio alla fine e con una capacità attuale di 75mila prestazioni all’anno
Il nuovo Centro Prelievi Robotizzato dell’Ospedale Di Venere è un concentrato di tecnologia e automazione: dieci minuti dall’ingresso all’uscita, compresa l’esecuzione del prelievo di sangue, 6 ore per ottenere l’esito scaricabile da casa attraverso il portale dedicato, evitando così anche la fila per il ritiro. La nuova organizzazione del servizio azzera tempi e file per gli utenti e mette in sicurezza l’intera procedura, grazie ad un sistema di tracciabilità (tramite codice a barre).
L’utente all’ingresso si serve di un totem intelligente – in cui è necessario inserire il codice della prenotazione – in grado di inviare i dati all’accettazione e stabilire il percorso ottimale, modificando le schermate in base agli orari e per ogni tipologia di prestazione (prelievo ematico, urinocoltura, tampone ecc.), nel contempo stabilendo corsie preferenziali per le categorie fragili: donne in gravidanza, persone con disabilità e bambini al di sotto degli 8 anni. «Ciascun utente – spiega il dott. Edmondo Adorisio, direttore della Patologia Clinica del “Di Venere” e del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale ASL – ha il suo percorso, ma per tutti l’iter è snello e veloce e privo di attese».
L’utente attende in una sala spaziosa, che può accogliere comodamente circa 70 persone, e in cinque minuti arriva la chiamata (con una voce automatica e un avviso visibile su monitor) per presentarsi allo sportello dell’accettazione e successivamente recarsi in sala prelievo oppure ritirare (o consegnare) le provette destinate alle prestazioni domiciliari. In entrambi i casi un sistema robotizzato, considerando le prestazioni inserite in ricetta, seleziona le provette necessarie e le confeziona in un contenitore chiuso ermeticamente e dotato di codice a barre che identifica univocamente scatola delle provette, tessera sanitaria e paziente.
Una filiera sicura sotto il controllo delle infermiere che presidiano le cinque postazioni di prelievo, due per curva da carico (per l’esecuzione di diversi prelievi del sangue a scadenze prestabilite) e tre per i prelievi tradizionali, e seguono il percorso informatizzato di ogni singolo utente su tablet, secondo la tempistica scandita dal totem intelligente. Inoltre, un vademecum a disposizione dell’utente illustra ogni passaggio, compresa la possibilità di poter accedere agli esiti con credenziali personali già dopo le ore 14, quando i risultati vengono caricati sul portale ASL Bari dedicato che consente di consultare e stampare l’esame direttamente da casa e senza necessità di tornare in ospedale.
«Con questa nuova organizzazione ad elevato contenuto tecnologico – sottolinea Adorisio – semplifichiamo le procedure e facilitiamo la vita delle persone. Abbiamo aumentato il numero dei prelievi in modo esponenziale, riducendo i tempi di attesa per qualunque tipo di esame e rilasciando l’esito nell’arco delle 6 ore, mentre in precedenza servivano non meno di tre giorni». Con un potenziale ancora da esplorare: «Oggi eseguiamo 180 prelievi al giorno – rimarca Adorisio – a cui si aggiungono i prelievi provenienti dalle case di riposo, cliniche private e quelli eseguiti a domicilio. Quindi complessivamente 250 al giorno per 300 giorni l’anno e un totale di circa 75mila prestazioni. In futuro potremo arrivare anche a 300 esami al giorno, ma i benefici per i cittadini già ora sono tangibili. Il percorso completo del prelievo – prima del nuovo centro – durava minimo mezz’ora, oggi avviene tutto in dieci minuti».