L’obiettivo di Gaetano Napoli, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia toracica dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari è quello di arrivare a 520 operazioni entro la fine dell’anno. Già i dati del rapporto Agenas sul 2022, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, avevano posto l’unità da lui diretta al primo posto in Puglia con 471 interventi. Il 2023 si chiuderà quindi con numeri da record e con un incremento di 50 procedure chirurgiche rispetto allo scorso anno, pari al più 10%.
“Il 70% degli interventi eseguiti – spiega Napoli – riguarda tumori al polmone, che è uno dei big killer, considerando che in Italia nel 2023 sono state stimate 395mila nuove diagnosi. Abbiamo raggiunto questi risultati importanti lavorando in maniera indefessa, senza limiti di orario. Chi ci sta di fronte ci chiede aiuto perché chi riceve un sospetto diagnostico di tumore al polmone sta vivendo un dramma. E noi abbiamo l’obbligo morale di dare una speranza di cura e di guarigione”.
“Delle oltre 500 procedure chirurgiche – afferma il direttore generale dell’oncologico barese Alessandro Delle Donne – più di 300 sono state ad alta complessità. L’indice chirurgico, il rapporto tra il numero dei ricoveri e degli interventi, è pari all’87%, mentre il case-mix che esprime la complessità media dell’intervento è molto alto ed è pari a 1,97. La degenza media dei pazienti, invece, è stata di appena 4,2 giorni. Dopo queste ottime performance l’obiettivo per l’anno prossimo non è tanto quello di aumentare il numero delle sedute di sala operatoria, che è già altissimo, quanto quello di rendere gli interventi sempre più efficaci, tecnologici e quindi meno invasivi per il paziente”.
Per il presidente del Consiglio di Indirizzo e verifica dell’IRCCS barese Gero Grassi “l’Unità operativa di Chirurgia toracica diretta dal dottor Napoli ha dato risposte importanti ed efficaci al bisogno di cura dei pazienti oncologici”.