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“Comunicare per includere”: la ASL Bari avvia corsi di formazione sull’autismo per famiglie e docenti ad Altamura

Oggi la presentazione della seconda fase del protocollo di intesa. “Altamura, Città Amica dell’Autismo” attuato in sinergia con il Comune

 Migliorare la vita sociale delle persone con autismo e favorirne l’inclusione nella comunità: è l’obiettivo del corso di formazione “COM.INC – Comunicare per includere”, organizzato dalla ASL, nell’ambito del protocollo di intesa “Altamura, Città Amica dell’Autismo”, e presentato oggi nella sala consiliare del Comune.

All’incontro con famiglie, associazioni, docenti e operatori sanitari hanno partecipato il il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella e direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce.

“Da parte di una comunità e di chi la amministra – ha affermato il sindaco Petronella – c’è il dovere di creare per tutti le stesse opportunità. Inclusione è una parola importante ma tante volte solo declamata, per questo occorre un impegno maggiore nel portare a termine i progetti che consentano l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo di creare una comunità in cui c’è attenzione alle esigenze di tutti, per non lasciare sole le famiglie nel fronteggiare le difficoltà quotidiane. Con questo progetto e con le altre azioni positive già avviate o che stiamo programmando, confidiamo in una Città che abbraccia tutti”.

“Sono tanti – ha sottolineato Sanguedolce – gli interventi messi in campo per potenziare l’assistenza nei confronti delle persone con disturbi dello spettro autistico, sia per quel che riguarda il personale sia per la riqualificazione di diverse strutture, ovvero la ricerca di nuovi ambulatori, per far sì che le famiglie possano essere prese in carico in luoghi di cura accoglienti e confortevoli. L’impegno della ASL – ha concluso- comprende anche la formazione e l’orientamento di tutte le componenti della comunità sociale: genitori, insegnanti, addetti ai servizi socio-educativi, imprenditori, commercianti e liberi professionisti che possano contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone con autismo”.

L’avvio del progetto formativo segna la seconda fase della intesa fra azienda sanitaria e amministrazione comunale, in cui neuropsichiatri, psichiatri, psicologi, educatori e assistenti sociali sono a disposizione della comunità per istituire corsi di formazione specifici sull’autismo. Il programma prevede l’attivazione di un corso didattico-formativo articolato in 15 sessioni con cadenza settimanale rivolto alle famiglie e a tutti gli operatori coinvolti nel sostegno scolastico e nel percorso riabilitativo, con particolare riferimento alle specifiche esigenze ed in rapporto alle risorse presenti sul territorio.

“Il Progetto COM.INC. – ha spiegato Vito Lozito, responsabile Npia – si propone di fornire a tutti i partecipanti un’adeguata conoscenza dei fondamenti della comunicazione, per favorire la reciprocità sociale, migliorare la comprensione interpersonale, prevenire l’insorgere dei comportamenti-problema, potenziare le competenze e le abilità educative, tanto dei genitori, quanto degli operatori, assicurando – nel contempo – una maggiore efficacia delle metodologie comunemente adottate”.

A organizzare il corso è il Cat di Acquaviva delle Fonti, centro di riferimento autismo per l’intera area murgiana, che attualmente ha in carico un bacino di utenza comprendente circa 400 famiglie. Il referente del Cat, il dottor Vincenzo Lasaponara, ha spiegato che “un corretto uso della comunicazione rappresenta lo strumento fondamentale per ridurre l’incidenza dei comportamenti oppositivi, contribuendo a perfezionare l’offerta formativo-evolutiva, sia in ambiente scolastico, sia nello specifico contesto familiare e/o terapeutico”. “I contenuti trattati nell’arco dei 15 incontri – ha proseguito – sono stati pianificati per garantire l’acquisizione, da parte di tutti i fruitori, delle tecniche efficaci a sviluppare la capacità di agire sul contesto, l’autoefficacia percepita e le competenze trasversali, ossia la abilità di relazionarsi operativamente ed emotivamente, sia con il gruppo, che con se stessi”.