Impiantati neuromodulatori sacrali e la prima protesti sfinterica di nuova concezione
Trattamento dell’incontinenza con procedure all’avanguardia. Nei giorni scorsi, l’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale “Di Venere” diretta dal dott. Vito Ricapito, ha dedicato una intera seduta operatoria a questo tipo di interventi per patologie che hanno un forte impatto nella vita di uomini e donne, poiché compromettono il normale svolgimento delle attività quotidiane e la sfera sessuale. Nello specifico, sono stati effettuati interventi, nell’uomo, di impianto del nuovo modello di protesi sfinterica urinaria a due componenti preconnessi, eseguiti dal dott. Fabrizio Palumbo, componente della équipe di Urologia nonché attuale responsabile scientifico della Società Italiana di Andrologia. È utile rimarcare che questo innovativo intervento è il primo eseguito nell’Italia centro-meridionale.
Per quanto riguarda le patologie femminili, sempre nella stessa giornata, sono stati eseguiti dal dott. Giuseppe Masiello, responsabile con il dott. Antonio Tempesta dell’ambulatorio di Urodinamica e Uroginecologia, quattro interventi per il trattamento dell’incontinenza di origine neurologica mediante l’impianto definitivo di neuromodulatori sacrali.
Due esempi concreti dell’attività delle Urologie della ASL Bari in materia di accessi ambulatoriali per patologie benigne e, in particolar modo, quelli finalizzati alla risoluzione dei problemi definiti “funzionali”. Nelle donne, le cause più frequenti sono le alterazioni anatomiche genito-urinarie, i prolassi, causati dalle gravidanze, sovrappeso e attività lavorative particolarmente pesanti. Nell’uomo, invece, i problemi di incontinenza sono solitamente una conseguenza di interventi chirurgici, come quelli per tumore di prostata, o di patologie neurologiche.
«Grazie alla disponibilità del dott. Claudio Petrillo, responsabile della UOC Anestesia e Rianimazione, – spiega il dott. Vito Ricapito – non solo abbiamo potuto eseguire interventi mirati a risolvere patologie benigne a forte impatto emotivo e sociale, ma abbiamo potuto avere anche a disposizione le soluzioni tecnologicamente più avanzate che il mercato offre». Con questa tipologia di interventi, infatti, la Unità operativa di Urologia dell’Ospedale “Di Venere” ha ulteriormente ampliato l’offerta di prestazioni per l’utenza e si pone come Centro di riferimento all’avanguardia per la diagnosi ed il trattamento delle patologie urologiche funzionali.