Un nuovo strumento all’ospedale SS. Annunziata consente ai neurochirurghi di operare con speciali visori 3D al posto del microscopio. Più precisione e comfort grazie a uno strumento unico in Puglia e nel Sud Italia.
Da poche settimane è operativo, presso la struttura complessa di Neurochirurgia del Presidio ospedaliero SS. Annunziata di Taranto, un esoscopio 3D 4K, ovvero uno strumento di alta precisione che permette al neurochirurgo di visualizzare, grazie a visori e monitor, un ingrandimento tridimensionale della zona da operare per poter così procedere all’intervento in condizioni di maggiore precisione e comfort.
Questo sistema, disponibile in poche altre strutture in Italia e unico in Puglia, sostituisce l’utilizzo del microscopio per le operazioni neurochirurgiche: una telecamera ad altissima definizione e risoluzione riprende a pochi centimetri dal sito chirurgico e trasmette le immagini su schermi 4K di grandi dimensioni. Un campo operatorio di 1 cm viene così ingrandito in alta definizione su monitor fino a 55 pollici, ovvero largo circa 125 centimetri, senza perdere luminosità e nitidezza dei dettagli; in questo modo, i chirurghi e gli operatori presenti in sala grazie a dei visori 3D possono visionare il campo operatorio attraverso una immagine tridimensionale, con una migliore profondità di campo rispetto al microscopio tradizionale, che consente manovre più precise. In questo modo, visionando il campo operatorio attraverso i monitor e i sensori, è possibile operare senza dover assumere posizioni scomode come avviene con il microscopio tradizionale, dove talvolta è necessario che il chirurgo si chini sui binoculari e inizi “la danza del microscopio” ovvero l’assunzione di posizioni scomode nel corso dell’intervento, che può durare anche molte ore.
La migliore visibilità permette in alcuni casi accessi ridotti, quindi una minore invasività favorendo i tempi di recupero con procedure a minor impatto rispetto agli interventi effettuati con il microscopio tradizionale. L’esoscopio può essere utilizzato per tutti gli interventi di neurochirurgia, sia cranici sia spinali: finora a Taranto è stato utilizzato tre volte e con successo. Su un paziente con un grosso meningioma cerebrale, un tumore benigno, un altro con meningioma della giunzione cranio-cervicale, che comprimeva l’arteria vertebrale e coinvolgeva i nervi cranici inferiori, e su una paziente con ernia discale lombare. Tutti già dimessi senza deficit.
“L’esoscopio è uno strumento utilissimo per il nostro lavoro e rappresenta una evoluzione tecnologia del normale microscopio – ha dichiarato il dottor Giovanni Battista Costella, direttore della struttura di Neurochirurgia del SS. Annunziata – permette di avere una visione più dettagliata, tridimensionale e con maggiore profondità di campo e consente di operare senza essere obbligati ad assumere posizioni innaturali. Questa modalità di intervento ha inoltre una curva di apprendimento rapida e, grazie alla presenza dei monitor, rende possibili le attività di didattica e formazione dei giovani medici e degli specializzandi.”
Un altro punto a favore di questa nuova strumentazione è che essa ha un ingombro minore rispetto al microscopio tradizionale e non prevede alcun costo aggiuntivo per funzionare.
“Siamo particolarmente fieri di questa nuova dotazione – ha affermato il direttore generale Vito Gregorio Colacicco – che è presente in pochissimi centri in Italia, una decina in tutto, soprattutto nel nord e uno in Sicilia. Grazie ad esso, si migliora il livello delle cure che siamo in grado di offrire ai pazienti, ma anche le condizioni di lavoro dei neurochirurghi e le attività di didattica, fondamentali vista la presenza della facoltà di medicina. La sua messa in funzione è stata possibile grazie alla collaborazione tra il team di neurochirurgia e l’ingegneria clinica, confermando come sia necessario il contributo di tutte le professionalità per migliorare la nostra offerta sanitaria.”