Progetto triennale, con 30 incontri e uno Sportello dedicato ad alunni, famiglie e insegnanti
L’integrazione comincia tra i banchi di scuola. Si chiama “Comunichiamo per crescere – A scuola di autismo”, il Protocollo d’intesa siglato stamane nell’Auditorium “Arcobaleno” dell’ex CTO da ASL Bari, Amministrazione comunale di Acquaviva delle Fonti e Istituto Comprensivo De Amicis – Giovanni XXIII, frutto della necessità di definire le modalità di intervento e coordinamento nei confronti di alunni con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico. Fondamentale il coinvolgimento del Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) di Acquaviva e del Dipartimento Medicina dell’Età Evolutiva in collaborazione con la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della ASL Bari cui è affidato il compito di definire in modo più specifico e dettagliato i ruoli delle figure professionali coinvolte, valorizzando ed estendendo le buone pratiche già diffuse nel territorio, affinché per gli alunni con autismo il progetto abilitativo, nel suo insieme, abbia maggiori probabilità di successo.
Alla firma sono intervenuti il direttore Generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, la dirigente scolastica prof.ssa Valeria Brunetti, il direttore del Dipartimento Medicina dell’Età Evolutiva Mariano Manzionna, il direttore della NPIA ASL Bari Vito Lozito e il referente del CAT di Acquaviva, lo psicologo Vincenzo Lasaponara.
Più che mai centrale è il ruolo della scuola che, per gli alunni con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico, non è solo un luogo di istruzione e di educazione come per tutti i coetanei, disabili o non, ma anche una risorsa fondamentale del progetto abilitativo globale il cui fine è lo sviluppo, per tutta la durata della vita, delle potenzialità, delle capacità di adattamento e dell’autonomia per migliorare la loro qualità di vita.
«L’azienda sanitaria – ha sottolineato Sanguedolce – attraverso queste iniziative intende declinare sul territorio il proprio ruolo di co-protagonista al fianco delle agenzie educative come la scuola ma in generale delle diverse espressioni della società e delle istituzioni. Le nostre strutture garantiscono supporto e professionalità adeguate alle persone e nei luoghi di vita quotidiana. Il più vicino possibile, cioè, ai ragazzi, alle loro famiglie e alla comunità scolastica intera nella consapevolezza che sia di cruciale importanza la globalità della presa in carico di questi ragazzi in tutti gli ambienti che abitualmente frequentano, a cominciare dalla scuola».
«L’ottima sinergia – ha rimarcato il sindaco Davide Carlucci – tra Comune e la Asl, in questi anni, ha permesso di migliorare i servizi sul territorio, come nel caso della nuova sede del centro di salute mentale messa a disposizione dal Comune, e di sperimentare pratiche innovative, come nel caso della biblioterapia che coinvolge i ragazzi con spettro autistico nella biblioteca per l’infanzia. Questo ha permesso anche di valorizzare un’eccellenza come il CAT e di avviare il coinvolgimento delle scuole, a cominciare dalla De Amicis. Un bell’esempio di rete fra istituzioni che può essere esteso anche ad altri ambiti, facendo sentire meno sole le famiglie».
Il progetto, articolato in 30 incontri di un’ora ogni 15 giorni, avrà durata triennale e coinciderà con i tempi del calendario scolastico. Punto di riferimento delle attività sarà lo Sportello Autismo, da attivare nei locali della Scuola Primaria “De Amicis” e all’interno del quale si terranno incontri periodici tra l’équipe di operatori CAT, famiglie, insegnanti curriculari o di sostegno, in modo da stabilire concordemente e congiuntamente le linee di intervento di natura abilitante (di tipo didattico/clinico), inclusiva (di tipo socio-relazionale), informativa (in tema di Autismo), nonchè sugli aspetti logistici, organizzativi ed ambientali.
Per il dott. Lasaponara «il rinnovo del protocollo d’intesa costituisce un’ulteriore conferma dell’efficacia del percorso virtuoso intrapreso dal CAT di Acquaviva, operativo da oltre 18 anni sul nostro territorio, i cui operatori – tutti altamente qualificati – sono consapevoli che l’inclusione si fonda sulla capacità di comunicare, condividere e partecipare. E questo evento è l’esempio della sinergia tra tutte le istituzioni (sanitarie, sociali e scolastiche) coinvolte nel delicato percorso terapeutico delle persone con autismo».
La Dirigente scolastica, prof.ssa Valeria Brunetti, ha quindi sottolineato quanto «la collaborazione con gli operatori del CAT offra al personale dell’Istituto Comprensivo De Amicis Giovanni XXIII una preziosa occasione per calibrare gli interventi educativi e didattici rispondendo ai reali bisogni dei bambini sia in termini di apprendimenti che di dinamiche relazionali e affettive».
Tra i diversi obiettivi previsti dal protocollo d’intesa, non solo fornire consulenza agli insegnanti impegnati nel rapporto formativo e partecipativo degli alunni con autismo ma anche promuovere nelle scuole del territorio la cultura della presa in carico, educativa e abilitativa delle persone con autismo, avviando percorsi di formazione e consulenza didattica imperniati sui problemi di integrazione e inclusione. Un progetto che mira inoltre a creare una rete virtuosa di esperienze, buone pratiche, strumenti, materiali, informazioni da mettere a disposizione di tutto il territorio provinciale, in collaborazione con le Associazioni e gli Enti che si occupano dei problemi dell’autismo e ascoltando i genitori in modo da aiutarli in ogni situazione: dal rapporto scuola/famiglia sino al confronto tra scuola e servizi socio-sanitari oppure tra scuola e territorio.