Crescono le richieste delle donne per il parto senza dolore e anche gli effetti virtuosi: più nascite e meno tagli cesarei. Servizio attivo anche al Di Venere, Monopoli, Corato e in arrivo ad Altamura
Il San Paolo di Bari è sempre più un “Ospedale rosa”: da ieri è stata più che raddoppiata la sua capacità di rispondere al meglio alle esigenze delle donne gravide. La partoanalgesia (o analgesia spino-epidurale) consente di controllare efficacemente il dolore del travaglio senza interferire sulla dinamica fisiologica del travaglio stesso e permettendo alla gestante di partorire in modo naturale, assolutamente spontaneo e senza dolore. Attualmente questo tipo di prestazione sanitaria viene assicurata non solo nel San Paolo, ma anche in altri Punti Nascita della ASL Bari, in particolare l’Ospedale “Di Venere” di Bari, l’Umberto I di Corato e il San Giacomo di Monopoli. In fase avanzata di valutazione è anche la procedura per attivare la partoanalgesia nell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale della Murgia di Altamura, ultimo tassello per rendere questo servizio alla portata delle donne gravide dell’intero territorio della ASL Bari.
La partoanalgesia è stata avviata nell’Ostetricia e Ginecologia del San Paolo, diretta dal dott. Giovanni Di Vagno, il 1° luglio scorso, riscuotendo subito il favore della popolazione femminile, tanto da rendere necessario l’incremento delle attività, dall’iniziale operatività di 6-12 ore sino a coprire l’intero arco della giornata, anche nelle ore notturne. Fondamentale la stretta collaborazione dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, di recente affidata alla direzione del dott. Domenico Milella. La presa in carico della donna, infatti, avviene sin dalla 34^ settimana a cura dell’Ambulatorio per la Partoanalgesia, nel quale gli anestesisti visitano le gestanti acquisendo informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza. «La possibilità di partorire senza dolore – conferma il dott. Di Vagno – oltre a completare l’offerta del Percorso Nascita e garantire un’attività sanitaria che è un Livello Essenziale di Assistenza, ha avuto due effetti particolarmente virtuosi dopo la lunga parentesi dell’Ospedale Covid: l’incremento dei parti, passati da 195 del luglio scorso ai 600 di fine 2022, con un trend di crescita confermato anche in questo inizio d’anno; ma anche il miglioramento avvenuto in tema di riduzione dei cesarei primari. Buoni risultati, ottenuti anche grazie al pieno coinvolgimento degli anestesisti, che rappresentano un’adeguata e concreta risposta alle esigenze di una zona della città vasta e popolosa».
Le attività e le risorse umane
L’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Paolo dispone di 24 posti letto (più un posto letto Covid in “area grigia”), ambienti accoglienti, degenze con bagno in camera, un’isola neonatale per accogliere i piccoli e il Blocco Parto attrezzato con due sale travaglio/parto, una sala operatoria e una sala risveglio. L’organico a disposizione, oltre al direttore, è costituito da 18 ginecologi e ginecologhe, 12 infermiere e 15 ostetriche impegnati nelle attività legate al punto nascita e in quelle che riguardano la salute della donna, dal ricovero ordinario al regime di Day Surgery, oltre al servizio di Pronto Soccorso ostetrico e ginecologico.
Per le attività specialistiche ambulatoriali, inoltre, sono a disposizione diversi ambulatori per l’esecuzione di ecografie, prevenzione dei tumori femminili e malattie sessualmente trasmesse, isteroscopia, uroginecologia, menopausa, gravidanza fisiologica e a rischio. Fiore all’occhiello, inaugurato recentemente, è l’Ambulatorio del Benessere Pelvico Perineale Femminile, il primo servizio pubblico dedicato in special modo al trattamento della vulvodinia, dolore correlato a vulva o vagina, una patologia cronica ancora poco conosciuta ma già abbastanza diffusa nella popolazione femminile.