Per potenziare ulteriormente l’offerta sanitaria del Policlinico di Foggia a seguito del maggiore afflusso e dell’incremento di richieste specialistiche dell’utenza, la Direzione Strategica aziendale ha istituito la II Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia a direzione Universitaria, diretta dal prof. Stefano Bettocchi dall’1/12/2022.
Il Prof. Stefano Bettocchi, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia, specializzatosi presso l’Università Aldo Moro di Bari, professionista riconosciuto a livello nazionale ed internazionale come figura di spicco nelle tecniche di Endoscopia Ginecologica e Chirurgia Mini-Invasiva (Isteroscopia e Laparoscopia in primis), è considerato un innovatore nel campo tecnologico e medico.
“Dobbiamo fare un salto di qualità – dichiara il prof. Stefano Bettocchi – rendendo la nostra sede molto più attrattiva di quanto non lo sia già. Siamo il punto di riferimento pugliese per l’Ostetricia, come numero di parti annui, ma dobbiamo potenziare la struttura affinché sia considerata leader anche nel campo Ginecologico. Va fermata l’emorragia di pazienti che si rivolgono ad altre strutture fuori Regione, pensando di trovare eccellenze non presenti in sede. Le pazienti di Foggia e di tutta la provincia devono sapere che troveranno qui da noi tecnologie innovative e teams dedicati alle più diffuse malattie Ginecologiche.”
“Endometriosi ed Oncologia, due problematiche apparentemente diverse tra loro, ma accumunate dalla sintomatologia invalidante, – continua il Prof. Bettocchi – saranno il fiore all’occhiello di questa nascente Unità Operativa, che si avvarrà anche di consulenti di differenti specialità partecipi nei processi diagnostico-terapeutici ad esse correlati (Oncologi Medici, Radioterapisti, Chirurghi Generali, Urologi, Chirurghi Plastici, Senologi, Anestesisti, etc…)”.
“Cercheremo di essere il più attrattivi possibile – dichiara il Commissario Straordinario dott. Giuseppe Pasqualone – anche dal punto di vista della tecnologia e degli spazi dedicati all’utenza, al fine di rendere questo percorso il più virtuoso possibile. Viviamo tempi difficili legati alla crisi economica che coinvolge il mondo della Sanità, ma sappiamo che senza innovazione non ci può essere miglioramento dei percorsi diagnostico-terapeutici”.