Continua il lavoro per la crescita e lo sviluppo della Scuola di Medicina a Taranto. Al momento la direzione strategica Asl Taranto, insieme all’Università di Bari, è impegnata nel percorso di avvio delle clinicizzazioni. Attraverso un percorso condiviso e partecipato, si procede in questa fase alla definizione della struttura della futura azienda ospedaliera con l’obiettivo primario di preparare le strutture ad accogliere gli studenti a partire dal terzo anno di Medicina e gli specializzandi. Il nuovo assetto prevederà la collaborazione tra le strutture ospedaliere e quelle universitarie in sette discipline, che nello specifico sono le cinque previste per legge, medicina, chirurgia, ginecologia, pediatria e ortopedia, più nefrologia e oncologia. In un incontro tra la direzione strategica della ASL, i direttori delle unità operative interessate e il preside della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, Alessandro Dell’Erba, si è condivisa la strategia che porterà alla definizione delle cliniche, con il fine di offrire il massimo delle cure ai pazienti e la migliore formazione agli studenti.
“La scuola di Medicina a Taranto è una grandissima opportunità – ha affermato Gregorio Colacicco, direttore generale Asl Taranto – perché ci permetterà non solo di offrire cure migliori ai pazienti ma anche di attrarre i professionisti migliori. In più, è una grande sfida, perché dobbiamo per ora impegnarci per superare gli evidenti limiti logistici del Ss. Annunziata“. Limiti strutturali evidenti ma “per il nuovo corso, l’impegno delle parti coinvolte è massimo – aggiunge Aldo Minerba, direttore sanitario Asl Taranto – “La professionalità e l’entusiasmo di tutti noi serviranno a superarli, armonizzando università e struttura ospedaliera e offrendo agli studenti il miglior percorso formativo possibile e ai pazienti cure più efficaci”.
Il percorso è avviato: l’università resta una grandissima opportunità per l’intero territorio e i problemi logistici saranno superati con la realizzazione del nuovo ospedale. Il San Cataldo, infatti, permetterà di potenziare e migliorare ancor più ciò che Asl e Università stanno costruendo in questi mesi.