Si intensificano in provincia di Brindisi i controlli sugli alimenti sospetti. Dall’inizio del 2022 vi sono state già 28 ispezioni in seguito a 12 casi sospetti di malattie trasmesse da alimenti. E sono 5 i provvedimenti di non conformità (sanzioni, denunce all’autorità giudiziaria) sinora emessi.
Nel corso del 2021 invece c’erano state 31 ispezioni seguite a 22 casi, e i provvedimenti di non conformità erano stati 5, ma in un arco temporale di dodici mesi, cioè più che doppio rispetto a quello dell’anno in corso. Al primo posto fra le infezioni riscontrate risultano quelle provocate da Campylobacter: causano diarrea, dolore addominale e febbre. Al secondo vi sono quelle originate da salmonella.
I dati provengono dall’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Sicurezza Alimentare e Antibiotico Resistenza della Asl, diretta dalla dottoressa Alberta Natola, e sono stati resi noti in occasione della Giornata della sicurezza sanitaria sugli alimenti; istituita da una risoluzione dell’Onu nel 2018, la Giornata si celebra oggi 7 giugno in tutto il mondo.
Il sistema dei controlli funziona in questo modo: quando un medico, ospedaliero o privato, si imbatte in un caso di sospetta intossicazione, lo segnala al Dipartimento di Prevenzione della Asl, dove è attivo uno specifico gruppo di lavoro. Il gruppo, formato da medici e veterinari, provvede a una indagine epidemiologica per individuare l’origine della intossicazione. Si raccolgono cioè informazioni sulla origine degli alimenti ingeriti. Si procede quindi ad un’ispezione sui luoghi dove gli alimenti sono stati acquistati o somministrati. In caso di irregolarità riscontrate, si procede con un provvedimento di non conformità.
“La nostra è un’attività complessa, che richiede la collaborazione di soggetti diversi – spiega la dottoressa Natola – e fra questi c’è anche e soprattutto il cittadino, colpito o meno da intossicazione. É dal cittadino – prosegue – che ci attendiamo una maggiore collaborazione per individuare anomalie nei cibi. Ed è proprio per questo che abbiamo istituito uno sportello telematico: in pochi minuti, chi si imbatte in alimenti non sicuri o situazioni a rischio può farcelo sapere senza nemmeno muoversi da casa. Basta riempire un modulo digitale di facilissima compilazione. Noi – ha concluso – siamo pronti ad intervenire, e l’aumento delle attività ispettive è lì a dimostrarlo. Mi rivolgo a tutti: non esitate a contattarci. La sicurezza alimentare è un obiettivo da raggiungere, e da salvaguardare, tutti insieme”.
I servizi dell’area della sicurezza alimentare si occupano anche delle cosiddette “allerte rapide”: controlli su cibi, mangimi ed anche oggetti a contatto con il cibo. Vengono effettuati quando c’è il pericolo che si diffondano patologie particolarmente gravi per la salute umana o animale. Nel 2021 le allerte sono state 72, 7 delle quali attivate su iniziativa della Uosd: i controlli effettuati sono stati 569, i provvedimenti di non conformità sono stati 11. Nei primi mesi del 2022 le allerte sono state 30, i controlli 221, 2 i provvedimenti di non conformità. I controlli più numerosi hanno riguardato i prodotti ittici; seguono erbe e spezie, cereali e derivati, frutta e vegetali.
Link sportello sicurezza alimentare https://prevenzione.asl.brindisi.it/sicurezza-alimentare/segnalazione-alimenti/