Profondo restyling strutturale e rinnovamento tecnologico per potenziare gli ospedali baresi, arredi e apparecchiature per il nuovo presidio del Sud-Est
Ammontano a 53,2 milioni di euro i finanziamenti complessivi a favore della ASL Bari. La Giunta regionale pugliese ha infatti approvato il programma di investimenti per l’accordo di programma ex art. 20 della legge 67/1988, finalizzato al finanziamento degli interventi di ammodernamento e nuove costruzioni di ospedali.
Nella dotazione destinata alla ASL Bari sono previsti 23,2 milioni per corposi interventi di riqualificazione degli ospedali San Paolo e Di Venere di Bari e un totale di 30 per il nuovo Ospedale di “Monopoli-Fasano”, di cui 25 milioni per l’acquisto di arredi e attrezzature e 5 milioni per lavori complementari. «Parallelamente ai fondi per il PNRR destinati principalmente alla Sanità territoriale – spiega il Direttore Generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce – c’è il consistente filone dell’edilizia sanitaria, che permetterà alla nostra azienda sanitaria di rinforzare e rinnovare due ospedali cardine per la sanità pubblica del capoluogo e, col nuovo presidio di Monopoli, di fare un deciso salto di qualità anche in provincia».
La ASL Bari ha previsto per il presidio di Carbonara un “pacchetto” di interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle strutture per 11,6 milioni, con un progetto che mira ad integrare e armonizzare i diversi interventi di ristrutturazione ed adeguamenti eseguiti nel corso degli anni ed a completare le attività di riqualificazione funzionale.
Tra le opere più rilevanti, è previsto l’ampliamento e la riconfigurazione degli ambienti del Pronto Soccorso, fondamentale per la riorganizzazione dell’accoglienza e dell’attesa, oltre ad una nuova camera calda e ambulatori specialistici dedicati. La ristrutturazione e potenziamento della Radiologia consentirà di ricavare spazi da dedicare alla Radiologia di Emergenza, collegandola direttamente con il Pronto Soccorso. Il trasferimento del Laboratorio Analisi (presso il piano rialzato e piano primo del Padiglione C, intervento quasi ultimato) darà modo di ospitare, ampliandola, l’unità operativa di Citopatologia e Screening.
In programma, inoltre, la ristrutturazione radicale dell’intero comparto operatorio con adeguamento alle vigenti disposizioni in materia di edilizia ospedaliera, l’ampliamento a 20 posti letto della Chirurgia Generale, la riconfigurazione funzionale dell’attuale reparto di Ostetricia e Ginecologia (connessa al completamento del progetto “Percorso Nascita” e al miglioramento della Terapia Intensiva Neonatale-UTIN).
Un capitolo importante riguarda poi la voce “attrezzature ed arredi”, per la quale è prevista una spesa di 2,4 milioni destinata all’acquisto di nuove dotazioni per le sale operatorie, ma soprattutto di apparecchiature diagnostiche di ultima generazione: una Risonanza magnetica da 3 tesla e una Tac da 128 slices.
Altri interventi interesseranno diversi padiglioni ed attività, tra cui la ristrutturazione del Servizio Immunotrasfusionale e della piastra ambulatoriale, riqualificazione della centrale energetica, nuova sala convegni, servizio CUP e URP, nuovi ambulatori e servizi (Cardiologia e Senologia), nuova collocazione per Medicina Fetale, Medicina Genetica e Farmacia ospedaliera.
Stesse somme, 11,6 milioni, sono state destinate dalla ASL Bari alla riqualificazione e adeguamento funzionale dell’Ospedale San Paolo di Bari, anche in relazione a interventi già in corso e da completare.
Lo studio di fattibilità redatto dall’Area Tecnica della ASL, così come per il Di Venere, ha individuato le aree principali in cui intervenire: ristrutturazione ed adeguamento della unità di Rianimazione – Terapia Intensiva (un’area di 1.230 metri quadri); rifunzionalizzazione del nuovo reparto Malattie Infettive; ampliamento ed adeguamento del Pronto Soccorso (lavori per circa 970 metri quadri e nuova area coperta di 500 mq per arrivo ambulanze); riqualificazione del servizio TAO e dell’area postazione 118; realizzazione di una nuova unità di Medicina Penitenziaria; completamento degli arredi ed apparecchiature fisse a servizio del blocco operatorio, dell’Emodinamica e della Endoscopia Digestiva, con una previsione di spesa – 2 milioni di euro – per l’acquisto di colonne laparoscopiche, sistemi per endoscopia, ortopedia e videolaparoscopia, oltre a una nuova Tac 128 slice.
Il quadro è completato, infine, con la previsione di lavori di realizzazione di servizi igienici per utenti in corrispondenza delle aree di attesa di ciascun piano, parziale sostituzione di infissi, riqualificazione energetica della centrale termica, il rifacimento della pavimentazione stradale dell’intero presidio e la sistemazione delle aree esterne con verde attrezzato, nonchè l’ammodernamento e messa in sicurezza dell’ingresso principale dell’ospedale con realizzazione di portinerie interne ed esterne.