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LILT celebra i 100 anni di lotta contro i tumori in nome della prevenzione

Una celebrazione ufficiale quella tenutasi presso l’Università Pontificia Santa Croce di Roma in occasione del Centenario della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori –, unico Ente Pubblico Nazionale su base associativa – riconosciuto di notevole rilievo con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 agosto 2010 e medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica – che dal 25 Febbraio 1922 opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale con la specifica finalità di vincere il cancro attraverso la promozione della prevenzione oncologica.

Con 106 Associazioni provinciali dislocate su tutto il territorio nazionale, 9000 volontari, 397 ambulatori che, anche durante la pandemia, hanno offerto circa 590 mila visite oncologiche specialistiche. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori opera da un secolo con l’obiettivo primario di diffondere la “cultura della prevenzione” come metodo di vita per un futuro senza cancro. Tutto questo attraverso il consueto sviluppo di campagne, iniziative e progetti volti alla diffusione dei corretti stili di vita come prima efficace arma per difendersi dai tumori.

A condividere i primi cento anni di attività quotidiana al fianco dei malati di cancro e dei loro familiari, il Ministro della Salute, Roberto Speranza insieme ad un prestigioso parterre istituzionale, amici e sostenitori che, con l’infaticabile ed appassionato Presidente Nazionale LILT, Professor Francesco Schittulli, senologo-chirurgo Oncologo di fama internazionale, ha voluto celebrare l’emozionante ricordo di un intero secolo all’insegna di un’acerrima battaglia combattuta contro il cancro, soprattutto in onore all’encomiabile ed inarrestabile opera prestata da tutti i volontari.

 “Oggi è una celebrazione storica perché il nostro obiettivo sarebbe quello di arrivare a mortalità zero per cancro – ha commentato il Presidente Schittulli -. Ci stiamo arrivando anche se abbiamo registrato una battuta d’arresto negli ultimi due anni a causa della pandemia Covid e questo ha fatto sì che si trascurasse la pandemia cancro, considerando che ogni giorno nel nostro Paese oltre mille italiani hanno la diagnosi di cancro e sono oltre 500 i decessi al giorno per tumore. Secondo i dati stimati  del 2021, vi sarebbero stati 183 mila morti italiani di cancro e 380 mila nuove diagnosi e questo la dice lunga sull’impegno che dovremmo cercare di affrontare nei confronti dei 4 milioni di italiani che hanno vissuto l’esperienza cancro e di cui dobbiamo continuare a prenderci cura. Vorrei che i media riservassero ai tumori la stessa attenzione che hanno posto per due anni per il Covid”.

Una importante occasione, questa del Centenario per il Ministro della Salute, Roberto Speranza utile per un bilancio dell’impatto della pandemia sul nostro Paese.

La LILT è un pezzo di storia del nostro Paese. Il lavoro fatto in questi 100 anni è un patrimonio che dobbiamo difendere e valorizzare e provare a rilanciarlo in vista degli anni che verranno. Rappresenta un orgoglio per noi, per le istituzioni e per tutta la comunità nazionale. Ora che la curva pandemica si sta piegando, con gradualità stiamo andando verso una fase ancora più aperta. Possiamo guardare al futuro con ottimismo, ma dobbiamo gestire questa fase con attenzione e gradualità”. Entrando nel merito delle patologie oncologiche il Ministro Speranza ha poi ha poi ribadito come la sanità sia uno dei settori dove convergeranno molti dei fondi europei in arrivo con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). “In Italia siamo diventati più forti nell’affrontare i tumori e dobbiamo investire ancora di più nella ricerca, ma c’è tanta strada da fare. Oggi abbiamo a disposizione 20 miliardi del PNRR che possono cambiare il volto della nostra sanità pubblica. Inoltre, per la prima volta nella storia della programmazione dei fondi europei si realizzerà il Pon Salute, 625 milioni che investiremo per la sanità del Sud, e una parte significativa sarà destinata al recupero degli screening oncologici. Dove la sanità è debole gli screening sono più lenti e uno screening fatto un mese prima o dopo può fare la differenza”.

Tra gli illustri ospiti intervenuti, il sottosegretario alla salute Andrea Costa, insieme a personalità insignite di encomio di benemerenza per l’impegno profuso alla diffusione della prevenzione oncologica ed al consolidamento della LILT:  Gianni Letta, Giornalista e politico; Giovanni Malagò, Presidente Coni; Al Bano Carrisi, Cantautore e testimonial Percorso Azzurro LILT; Mariapia Garavaglia, ex Ministro della Sanità e Presidente Consulta Nazionale Femminile LILT; Girolamo Sirchia, ex ministro della Salute; Antonella Polimeni, Rettrice Università La Sapienza di Roma; Mogol, presidente SIAE; Filippo Anelli, presidente FNOMCeO; Guido Carpani, direttore generale Fofi; Tiziana Stallone, Presidente Enpab; Gerardo Sacco, imprenditore orafo; Anna Maria De Cave, coordinatrice nazionale LILT Dragon Boat; Barbara Cimmino, CSR Director Yamamay; Raffaele Perrone Donnorso, ex Consigliere Nazionale LILT e Presidente ANPO; Elda Melaragno D’Alba, ex Consigliere e Vicepresidente Nazionale LILT; Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI; Adriano Giannola, Presidente Svimez e Presidente emerito Fondazione Banco di Napoli; Dario Vassallo, Presidente Fondazione Angelo Vassallo.

A sposare la causa della LILT e testimoniare il grande ed operoso impegno internazionale in tal senso, Sua Altezza Reale la Principessa Dina Mired di Giordania, attesissima e gradita ospite dell’eventoattivista umanitaria e sanitaria, oltre che una delle principali sostenitrici mondiali del controllo del cancro e delle malattie non trasmissibili. La Principessa ha inteso porre un importante accento sulla prevenzione e sulle modalità di approccio al cancro: dalla prevenzione all’individuazione ed alla diagnosi precoce, così come alle cure palliative. “Purtroppo fino ad oggi molti Paesi sono pronti a spendere centinaia di milioni di dollari per i costi delle cure, a volte anche tardive, rifiutandosi di investire nella prevenzione e nell’individuazione precoce che potrebbe risparmiare molti più milioni in termine di preziosissime vite umane evitando, peraltro, un sovraccaricamento del sistema sanitario”.

Un momento di grande importanza nel corso dell’evento ha riguardato la presentazione del Volume Celebrativo del Centenario a cura di Giuseppe de Tomaso e del francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico ed appartenente alla serie tematica “Il senso civico ” dedicato alla LILT e ai suoi 100 anni.

Per la Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina è “un traguardo rappresentato in un francobollo che riproduce il logo della LILT. Grazie alla sua circolazione concorrerà a consegnare alla storia questa ricorrenza che ci ricorda l’importanza fondamentale della prevenzione e della ricerca rispetto alle patologie oncologiche. Questo francobollo costituisce un omaggio dello Stato a una realtà che ci rende orgogliosi di essere italiani”. 

Un grande riconoscimento, inoltre, quello del Presidente Schittulli nei confronti dei 106 Presidenti LILT presenti in sala, per 9 dei quali, in carica da 25 anni, è avvenuto il conferimento ufficiale di un attestato di benemerenza da parte dello stesso Ministro Speranza.

Al termine della celebrazione del centenario, il prof. Francesco Schittulli ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Grande Medaglia conferita alla LILT dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.