La Asl di Brindisi comunica che ieri sera, dopo una lunga malattia, è venuto a mancare il cardiologo Raffaele Rollo, dirigente responsabile dell’Unità operativa semplice di Cardiologia interventistica della struttura complessa di Cardiologia-Utic dell’ospedale Perrino di Brindisi. Il direttore generale della Asl di Brindisi, Flavio Roseto, esprime profondo cordoglio per la morte del dottor Rollo.
“L’azienda – afferma Roseto – perde un uomo di grande valore dal punto di vista umano e professionale. Siamo vicini ai suoi familiari in questo momento di grande dolore”.
Parole cariche di commozione arrivano anche dal direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia, Gianfranco Ignone, che ha voluto ricordare l’amico e collega scomparso nelle scorse ore.
“Il dottor Raffaele Rollo non è più tra noi: alla fine di una lunga lotta e tanta sofferenza sua e della sua famiglia, si è arreso dopo aver combattuto e sperato. Fino alla fine non ha fatto mancare il suo contributo alla gestione clinica e organizzativa del nostro reparto. È stato di esempio per tutti e in particolare per i giovani cardiologi. Ha insegnato ad amare il proprio lavoro, rispettare tutti e a mettersi dalla parte dei più deboli. Ha trasmesso la voglia di studiare e di aggiornarsi e avremo sempre nella mente i suoi consigli e le sue proposte”.
Ignone ha chiuso il ricordo del collega rivolgendosi direttamente a lui, come quando dividevano la corsia in ospedale. “Sarà impossibile dimenticare la tua presenza in reparto e quando dovremo risolvere un caso clinico ci chiederemo sempre «Raffaele, tu cosa ne pensi?»”.
“Con la scomparsa del dott. Raffaele Rollo la sanità brindisina tutta e l’Ordine dei Medici perde un grande professionista dotato di profonda umanità” così il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Arturo Oliva, ricorda il compianto cardiologo sopraffatto da un male incurabile. “Rollo è stato un medico, un cardiologo, capace ed attento, al servizio dei pazienti- dice Oliva- Un esempio di umiltà, competenza, professionalità per i giovani colleghi che si affacciavano alla professione e che trovavano un consigliere ed un tutore. Un amico che ha lasciato un ricordo indelebile in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo. Alla sua famiglia, alla collega Marcella Elia e ai figli va il mio personale abbraccio e quello di tutto l’Ordine dei Medici”.