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Boom della ricerca: +3341% nei fondi competitivi e +1648% di pazienti arruolati nei trials. L’I.T. barese tra i migliori IRCCS d’Italia

Cresce l’eccellenza scientifica dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, IRCCS riconosciuto tra i migliori centri di ricerca oncologica in Italia secondo i dati ufficiali della Ricerca Corrente 2024, diffusi dal Ministero della Salute.

Nel 2023 l’Istituto ha registrato un incremento straordinario del +3341,45% nella capacità di attrazione di fondi competitivi, passati da circa 170mila dell’anno precedente a oltre 6 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti esterni, nazionali e internazionali, ottenuti attraverso bandi altamente selettivi, che attestano la qualità e l’innovatività dei progetti scientifici condotti. Un risultato che conferma il posizionamento dell’Istituto tra i poli di ricerca più dinamici a livello nazionale.

Parallelamente, l’Istituto ha fatto segnare una crescita record anche nell’ambito della ricerca clinica, con un +1648% di pazienti arruolati in trials clinici interventistici rispetto all’anno precedente. Un dato che si traduce in più opportunità di accesso a terapie innovative per i pazienti oncologici e in un contributo sempre più rilevante alla sperimentazione scientifica internazionale.

“Questi risultati – dichiara Alessandro Delle Donne, Commissario Straordinario dell’Istituto (nel riquadro dell’immagine in evidenza) – testimoniano il valore strategico dell’Istituto non solo nel panorama pugliese, ma in quello nazionale e internazionale. Essere riconosciuti tra i migliori IRCCS d’Italia significa che stiamo investendo nella direzione giusta: nella qualità della ricerca, nell’innovazione e nella capacità di attrarre risorse che si traducono in migliori cure per i pazienti”.

Complessivamente, l’Istituto Tumori di Bari ha ottenuto una performance normalizzata pari al 120,70% e una performance non normalizzata pari al 125,98%, risultati che superano ampiamente la media nazionale dei 54 IRCCS italiani.

La performance normalizzata valuta la qualità del lavoro dell’Istituto considerando le sue dimensioni e caratteristiche specifiche, offrendo così un confronto più equo tra realtà diverse. La performance non normalizzata, invece, rappresenta il valore assoluto delle attività svolte, senza alcun tipo di correzione. Entrambi i dati confermano il livello di eccellenza raggiunto dall’Istituto.

“I traguardi raggiunti sono il frutto della competenza e della dedizione del nostro personale di ricerca – dichiara Raffaella Massafra, Vicedirettore Scientifico dell’Istituto. – La crescita nei fondi competitivi e nei trials conferma la capacità dell’Istituto di consolidare una cultura scientifica solida, capace di produrre risultati concreti anno dopo anno”.

Grazie a questo percorso di crescita continua, l’Istituto conferma il proprio impegno nel promuovere una ricerca oncologica di alto livello, capace di attrarre investimenti, creare nuove collaborazioni e migliorare concretamente la vita dei pazienti.