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L’aps CAS Art. 32 si presenta alla cittadinanza. Il presidente Francesco Fragola: «Saremo vicini a tutti, soprattutto a chi ha più bisogno»

All’evento anche l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Elisabetta Vaccarella, la presidente del I Municipio di Bari, Annamaria Ferretti e il segretario Cisl Bari-Bat, Giuseppe Boccuzzi

È stata presentata domenica 26 gennaio, nell’auditorium della Parrocchia Preziosissimo Sangue di Bari, l’associazione di promozione sociale CAS Art. 32, nuova realtà associativa che si propone di supportare la popolazione laddove il sistema sanitario italiano risulta in affanno. Presieduta da Francesco Fragola, CAS Art. 32 (dove “CAS” sta per Centro assistenza salute e “Art.32” richiama esplicitamente l’articolo 32 della Costituzione) è nata dall’idea di 12 cittadini baresi che si sono prefissati un obiettivo comune: mettersi a disposizione di tutti coloro che, lasciati soli dal sistema sanitario nazionale, sono costretti ad affrontare problemi atavici in ambito sanitario come le liste d’attesa, l’eccessiva burocrazia e le difficoltà ad accedere ai servizi medici essenziali, e che quindi devono spesso posticipare le cure necessarie o, peggio, rinunciarvi.

«Vogliamo aiutare e supportare tutti i cittadini, soprattutto quelli che ne hanno più bisogno, ad affrontare le emergenze del nostro sistema sanitario – spiega il presidente Francesco Fragola -. Inizieremo con il contrastare l’annoso problema delle liste d’attesa con delle operazioni mirate, usando le leggi e la nostra tenacia, e magari anche l’aiuto di professionisti del settore e non solo, che possano essere medici, avvocati, psicologi ed esperti di ogni genere, perché nessuno può e deve essere lasciato solo e senza speranza. Con il nostro lavoro vogliamo che tutti i cittadini possano avere garantite le cure necessarie».

Trasformare il diritto alla salute in realtà è quindi la missione di CAS Art. 32, che nella sua sede di via Roberto da Bari 120 potrà da oggi offrire diversi servizi, dall’aiuto nella compilazione di moduli, richieste, prenotazioni ed esenzioni dal ticket all’orientamento dei pazienti nell’individuazione nei percorsi di cura, dal monitoraggio delle liste di attesa al supporto per garantire le prestazioni in tempi ragionevoli, inviando le diffide alle Asl perché rispettino i tempi previsti per legge ma anche stipulando convenzioni con il privato. Presto saranno inoltre attivi uno sportello fisico e digitale per le segnalazioni (ma che offrirà anche supporto legale e amministrativo) e un servizio di supporto logistico per pazienti che hanno difficoltà a raggiungere ospedali o ambulatori, e sarà inoltre istituito un fondo di emergenza sanitaria per chi non può permettersi cure urgenti. Fondamentale sarà infine l’attività di informazione, educazione e sensibilizzazione rivolta alle fasce più deboli della popolazione.

«Basta con le prenotazioni di mesi o anni per una visita specialistica che dovrebbe invece essere fatta in poche settimane – dice Alfredo Giovine, vice presidente di CAS Art. 32 -. Durante la nostra presentazione tanti cittadini hanno voluto raccontare le loro storie non dico di malasanità, ma di pessima burocrazia. Da chi non riesce a prenotare una prestazione perché non sa usare la mail o il portale PugliaSalute a chi deve aspettare un anno e mezzo per una visita agli occhi, da chi non riceve comunicazioni dopo le analisi e scopre di essere malato oncologico alla mamma che perde il figlio 19enne perché l’esame diagnostico era troppo costoso. Siamo nel 2025 e tutto questo è letteralmente indecente».

Da subito, quindi, con l’intento di abbattere le barriere che limitano l’accesso a cure dignitose, accessibili e tempestive, l’associazione di promozione sociale CAS Art. 32 mira a fare la differenza nel campo della salute pubblica, cercando di cambiare la realtà quotidiana di tante persone intrappolate in un sistema complesso, che le abbandona e spesso le fa sentire anche un peso, per dare voce a chi voce non ha più, creare un ponte tra i cittadini e le istituzioni e costruire un futuro più giusto ed equo, dove la sanità sia davvero un diritto di tutti.

«Ancora una volta la nostra comunità ha dimostrato di essere attenta ai problemi dei più fragili – commenta l’assessora Elisabetta Vaccarella -. Io non posso che ringraziare CAS Art. 32 per quello che ha deciso di fare per il nostro territorio. Pensare di aiutare gli altri, gli anziani, i più fragili e le famiglie con problemi economici, non può che rendermi orgogliosa. Da oggi abbiamo un’altra associazione che si metterà in rete e collaborerà con le istituzioni».

All’evento, moderato dalla giornalista Rita Schena, hanno partecipato oltre 150 cittadini, molti dei quali, al termine della presentazione istituzionale, hanno preso la parola per raccontare le loro “disavventure” con la sanità pubblica e chiedere supporto per i loro problemi.

«Questo progetto di utilità sociale promosso da CAS Art. 32 mette al centro il precetto costituzionale della salute come diritto fondamentale dell’individuo e come interesse della collettività – dice il segretario Cisl Bari-Bat Giuseppe Boccuzzi -. Oggi, purtroppo, questo diritto è fortemente ridimensionato, anche a causa dell’odioso fenomeno delle liste d’attesa. Quest’iniziativa può essere l’inizio di un vero e proprio movimento di collettività per portare l’accesso alle cure a quello che è il precetto costituzionale».

«Quando ci sono iniziative che partono dal basso, dai cittadini, sono sempre iniziative che noi accogliamo con grande interesse – commenta la presidente del I Municipio Annamaria Ferretti –. Il tema della salute è un tema prioritario e tutto quello che è il mondo dell’associazionismo è sempre un elemento di positività, da accogliere. In maniera congiunta, con gli altri Municipi, aiuteremo l’associazione ad essere presente sul territorio».

La sede dell’aps CAS Art. 32 è a Bari in via Roberto da Bari 120. Tutti coloro che abbiano necessità possono contattare i volontari tramite le pagine social dell’associazione, tramite mail all’indirizzo casart32aps@gmail.com e tramite il numero WhatsApp 3519200467.