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Neurochirurgia: il “Miulli” è l’unico ospedale del Sud Italia continentale dotato di Excelsius GPS Globus

Il Robot viene utilizzato dall’U.O.S.D. di Neurochirurgia dell’Ospedale “F. Miulli”, diretta dal dott. Vincenzo Fanelli, per curare l’artrodesi vertebrale e garantisce precisione millimetrica, mini-invasività e precoce riabilitazione del paziente.

L’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti si conferma punto di riferimento per l’innovazione e l’eccellenza sanitaria, rafforzando la propria capacità di coniugare competenze professionali e avanguardia tecnologica. Proprio in questo senso, l’arrivo del nuovo Robot Excelsius GPS Globus è finalizzato a supportare attivamente il lavoro della U.O.S.D. di Neurochirurgia diretta dal dott. Vincenzo Fanelli, in particolare relativamente agli interventi di artrodesi vertebrale. Ogni anno al Miulli vengono eseguite oltre 200 di queste operazioni, che consistono in una procedura avanzata per la stabilizzazione della colonna vertebrale e che prevedono il posizionamento di viti nelle vertebre per migliorarne la stabilità. Oggi questi interventi vengono realizzati con l’ausilio del Robot Excelsius GPS Globus e il Miulli è l’unico centro del Sud Italia continentale a disporre di questo sistema di navigazione chirurgica attiva di ultima generazione.

Il dott. Vincenzo Fanelli

Questo robot rappresenta una vera rivoluzione nella chirurgia vertebrale. Grazie a un software avanzato e a un braccio robotico, è infatti possibile pianificare in anticipo la posizione, la traiettoria, la lunghezza e il diametro delle viti, così da realizzarne il posizionamento con straordinaria precisione. Il robot utilizza immagini TAC integrate, ottenute prima dell’intervento, per garantire una collocazione millimetrico delle viti durante la fase chirurgica. Grazie a riferimenti collocati direttamente sulle vertebre o sulle creste iliache, il robot monitora attivamente e in tempo reale la posizione senza l’uso di radiazioni ionizzanti.

«L’utilizzo del robot ci consente di effettuare interventi con una precisione millimetrica», spiega il dottor Vincenzo Fanelli, «riducendo al minimo l’invasività e i rischi per il paziente. Il sistema si avvale di un software sofisticato che integra immagini TAC preoperatorie con un amplificatore tridimensionale, permettendo al braccio robotico di garantire stabilità e accuratezza in ogni fase dell’intervento».

I vantaggi per i pazienti sono molteplici. L’utilizzo del robot permette una drastica riduzione dei tempi chirurgici e anestesiologici, un minimo traumatismo dei tessuti e una precisione senza precedenti. Tutto questo si traduce in dimissioni rapide, una ripresa veloce delle normali attività quotidiane e un maggiore comfort durante il recupero. L’impiego del robot si rivela un passo avanti significativo nella qualità delle cure ed un riferimento importante per la neurochirurgia a livello regionale e nazionale.