Un malore improvviso mentre faceva un bagno nel mare di Gallipoli ha causato ieri sera la morte del dott. Vito Procacci, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori sanitari giunti sul posto. Il dott. Vito Procacci, stimatissimo professionista, era nato a Bitonto, fratello dell’ex parlamentare on. Giovanni Procacci, aveva guidato per anni il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia prima di ricoprire il ruolo di direttore del P.S. del Policlinico barese.
Recentemente era balzato agli onori della cronaca per essere stato multato dall’Ispettorato del Lavoro di Bari che gli contestava di aver fatto lavorare, durante il drammatico periodo del Covid, i suoi collaboratori oltre le ore di lavoro previste dalla legge, non rispettando i riposi.
Il dott. Procacci per spiegare i motivi degli “straordinari” scrisse una lettera al Presidente della Repubblica evidenziando che la sua struttura durante il periodo del Covid aveva salvato “la vita a circa 8.600 pazienti, di cui 1.600 ventilati meccanicamente”.
“Oggi – scrisse – dopo tutto l’impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell’articolo 32 della Costituzione, sig. Presidente le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi…Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti intensivistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti – spiegò – nell’aver ricevuto dal locale Ispettorato del Lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò, per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid. Non posso negarle che mi sento profondamente ferito da un Paese che fino a poco tempo fa ci definiva eroi, insignendoci, tra l’altro, di un premio per ‘aver fatto respirare la Gente di Puglia’ e oggi ci chiama trasgressori in un burocratico quanto asettico verbale di sanzione amministrativa”.
Grazie all’intervento del Presidente della Repubblica e del Ministro del Lavoro la sanzione fu revocata.
La Redazione de La Salute in Puglia è particolarmente vicina alla famiglia, agli amici e alla equipe del dott. Procacci.