I massimi esperti mondiali si confronteranno su strategie diagnostiche e best practice terapeutiche con approccio ultra-mininvasivo e transcatetere. L’appuntamento biennale rappresenta uno degli eventi di riferimento nell’ambito della cardiochirurgia valvolare
Giovedì 20 e venerdì 21 giugno torna l’appuntamento con il MICS, il congresso internazionale ideato e organizzato dalla Mitral Academy, dedicato alle patologie delle valvole cardiache, dalle più innovative tecniche diagnostiche sino al trattamento avanzato, in particolare con approccio mininvasivo e transcatetere.
Rivolto a cardiochirurghi, cardiologi, anestesisti e perfusionisti, il MICS 2024, ospitato quest’anno nella città di Bari, vedrà la partecipazione di esperti di fama internazionale provenienti da tutto il mondo, che si danno appuntamento ogni due anni per condividere esperienze, know how e competenze in un contesto multidisciplinare.
Ad aprire i lavori, accanto al prof. Giuseppe Speziale, presidente della Mitral Academy, ci saranno Ettore Sansavini, Presidente GVM Care & Research; Fabio Pollice, Rettore di Unisalento; Antonello Garzoni, Rettore dell’Università LUM; Giuseppe Carrieri, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Foggia. Con i saluti inaugurali di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento per la Promozione della Salute della Regione Puglia.
Il programma della due giorni vede alternarsi sessioni dedicate alle metodiche di Imaging, alla Chirurgia mininvasiva, alla Chirurgia transcatetere e alla Chirurgia della valvola mitrale con procedure combinate con incursioni nel campo dell’elettrofisiologia. Non mancheranno importanti momenti di condivisione e aggiornamento sulla chirurgia della fibrillazione atriale, la chirurgia mininvasiva e ultra-mini-invasiva della valvola tricuspide, gli aspetti del valve sparing, le tecniche robotiche e le procedure meno convenzionali di cateterismo cardiaco relative alla valvola mitrale. Tra gli appuntamenti imperdibili da segnalare l’intervento di Richard Whitlock, chirurgo cardiovascolare canadese, titolare della cattedra di ricerca in chirurgia cardiovascolare e professore di chirurgia presso la McMaster University Medical School, noto per aver eseguito nel 2015, insieme al suo team, il primo impianto transcatetere di valvola aortica su una donna incinta. Nella giornata di sabato 21 giugno, la lettura magistrale tenuta da Tirone David, cardiochirurgo di fama mondiale, tra i pionieri della tecnica di riparazione della valvola aortica e professore di chirurgia all’Università di Toronto, “padre” della tecnica di ricostruzione della radice aortica con conservazione della valvola. Il suo intervento dal titolo “Aortic valve replacement in the young adults” (Ricollocazione della valvola aortica nei giovani adulti) rappresenta un momento di grande confronto e apprendimento per tutti i partecipanti. E ancora, la lectio magistralis di Mani A. Vannan su “Valutazione ecocardiografica del candidato alla procedura transcatere per l’intervento sulla valvola mitrale” e l’interessante intervento sulle ragioni che possono portare al fallimento della procedura di riparazione della valvola mitrale tenuto dal dott. Gilles Dreyfus, Direttore medico del Cardio-Thoracic Center di Monaco.
Grande novità dell’edizione 2024 del MICS è la sessione “Video in the box”, durante la quale saranno presentati i video di interventi registrati in sala operatoria e opportunamente montati in modo da mettere in evidenza gli aspetti di maggiore valenza didattica.
“Il Congresso rappresenta un appuntamento di riferimento per i massimi esperti mondiali della chirurgia valvolare, un’occasione di confronto, condivisione e aggiornamento su quelle che sono le attuali strategie in ambito diagnostico e le novità della chirurgia transcatetere mininvasiva della valvola mitrale, aortica, della tricuspide e della fibrillazione atriale, con uno sguardo proiettato al futuro – spiega il prof. Giuseppe Speziale, presidente del MICS 2024 – Secondo i risultati preliminari di uno screening realizzato dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe) nell’ambito dello studio PREVASC (PREvalenza malattie cardioVASColari), un anziano su 3 in Italia potrebbe avere una patologia valvolare cardiaca da lieve a moderata non ancora diagnosticata. Un’emergenza silenziosa che richiede un costante e accurato aggiornamento, a partire dalle opzioni diagnostiche e sino a quelle terapeutiche più all’avanguardia, oggi sempre più proiettate alla riparazione più che alla sostituzione della valvola”.