Effettuato dall’equipe di chirurgi toracica del Mater Dei Hospital intervento per petto carenato su paziente di anni 21.
Il petto carenato è una deformità della gabbia toracica caratterizzata dalla protrusione dello sterno che sporge in avanti e in fuori la cui forma ricorda la carena di una nave (da cui il nome latino carinatum), noto anche come “torace a petto di piccione”, proprio a causa della somiglianza con l’animale.
La malformazione del petto carenato, oltre ai sintomi connessi alla respirazione, può creare complicazioni anche cardiache, quali le aritmie per il continuo contatto del cuore contro lo sterno rigido.
L’intervento effettuato con la tecnica di Wurtz è stato fatto sotto lo sguardo attento di un osservatore di eccezione, il prof. Alan Wurtz ideatore della tecnica che porta il suo nome, in visita a Bari su invito del dott. Silvio Orlando.
Il dott. Silvio Orlando, responsabile della chirurgia toracica del Mater Dei Hospital, da tempo effettua l’intervento per la correzione delle malformazioni della parete toracica (petto escavato, petto carenato) con la tecnica di Wurtz che consiste nell’asportazione per via subpericondrale delle cartilagini costali dalla seconda costola in giù e al di sotto dello sterno viene posizionata una barra di titanio (nel caso di petto escavato) che viene poi rimossa in anestesia locale dopo sei mesi dall’intervento. La barra di titanio non comporta complicazioni cardiovascolari, né vi è il pericolo di dislocazione.
Al Mater Dei Hospital l’equipe di chirurgia toracica ha eseguiti fino ad oggi diversi interventi di riparazione delle malformazioni costali (sia petto escavato che carenato), ma anche di riparazione dello sterno distrutto da patologie neoplastiche o dopo interventi di cardiochirurgia.