Rafforzamento strutturale e maggiore sostenibilità renderanno nuovo il presidio, all’esterno e all’interno, compreso il restyling degli ambienti di degenza. E’ il primo degli investimenti previsti dal pacchetto “Ospedale sicuro”: sei interventi per complessivi 59,6 milioni. Il presidente Emiliano: “Investiamo per rendere questa struttura funzionale ed efficiente al massimo”
La ASL Bari ha dato il via ai lavori da 7,3 milioni di euro per ammodernare l’Ospedale di Molfetta, rendendolo strutturalmente più sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico. Si tratta del primo cantiere ospedaliero del Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR (PNC) nel quadro della Missione 6 Salute – Componente 2 – Investimento 1.2 denominato “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”. Stamane, in area cantiere, il sopralluogo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, accompagnato dal sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, dal consigliere regionale Saverio Tammacco, dal direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, dal direttore amministrativo della Asl Bari Luigi Fruscio, assieme ai responsabili delle Aree tecniche, sanitarie e amministrative.
«Stiamo cercando di sostenere – ha rimarcato il presidente Michele Emiliano – quei presidi che svolgono una funzione essenziale. L’ospedale di Molfetta, nonostante i limiti infrastrutturali, in quest’area della provincia svolge un ruolo importantissimo. Qui ci sono sacrifici dei dirigenti, dei medici, degli operatori sanitari, degli infermieri, dei pazienti. Ci sono anche molte unità di eccellenza che meritano di essere rilanciate. La città di Molfetta è vicina alla ASL e alla Regione Puglia in questo percorso, e il consigliere regionale Tammacco sta seguendo anche per mio conto questa fase. Fino a che non ci saranno strutture nuove, bisognerà investire – ha aggiunto – perché questo ospedale sia sempre funzionale e al massimo dell’efficienza. È stato trascurato in passato e noi ce lo siamo ritrovato in condizioni non ottimali. Gli oltre sette milioni che abbiamo destinato a questo scopo sono essenziali e in questo momento premiano anche i pazienti e coloro che si sacrificano lavorando in condizioni non sempre ottimali. Molfetta ha compiuto passi avanti come presidio ospedaliero e ha contribuito al posizionamento generale della sanità pugliese, che è la prima sanità del Mezzogiorno e una delle prime d’Italia nonostante tutti i problemi che ancora ci sono».
«Il rafforzamento strutturale e l’adeguamento agli standard di sostenibilità – ha commentato il direttore generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – renderanno nuovo l’Ospedale di Molfetta, all’esterno e all’interno, grazie anche al totale rinnovo delle aree di degenza. Non è superfluo sottolineare la difficoltà tecnica, superata con un’adeguata pianificazione, di affrontare un intervento così profondo e impattante senza che l’Ospedale si fermi. Un’operazione importante anche perché proprio da Molfetta parte un piano d’investimenti da quasi 60 milioni per rendere più moderni sei presidi della rete ospedaliera della ASL».
L’intervento prevede lavori di adeguamento e miglioramento sismico del “Don Tonino Bello” senza alcuna interruzione delle attività assistenziali per tutta la durata del cantiere, la cui conclusione è fissata al 31 dicembre 2025.
Lavori in corso, ma nessuno stop alle attività
I lavori interessano i corpi di fabbrica della cosiddetta “ala vecchia” del presidio, costruita negli anni ’50-’60 e che attualmente ospita la maggior parte dei reparti e servizi, prevedendone l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, nonché un restyling completo della facciata esterna e degli ambienti di degenza.
L’area di cantiere interesserà i reparti di Urologia, Chirurgia, Ortopedia, Medicina, nonché il Poliambulatorio (che sarà trasferito in via definitiva per creare nuovi posti letto nei relativi spazi) e la Direzione amministrativa di presidio. Le fasi lavorative sono state pianificate e organizzate dall’Area Gestione Tecnica con la fattiva collaborazione e disponibilità della Direzione Medica di presidio, della Direzione amministrativa e della Direzione del Distretto Socio Sanitario 1, in modo tale da non interrompere in alcun modo le attività sanitarie ed i servizi erogati all’interno dello stabile sottoposto a lavori. Il programma messo a punto consentirà quindi di non bloccare i ricoveri, sgomberando un reparto al quarto piano e realizzando un reparto provvisorio al piano rialzato in cui saranno trasferite di volta in volta le unità operative progressivamente coinvolte dalla ristrutturazione.
Nessun disagio anche per i restanti servizi ed uffici, grazie alla pianificazione concertata avviata già da diversi mesi, con la previsione e calendarizzazione di interventi, attività e spostamenti propedeutici all’inizio dei lavori e la messa a disposizione di “locali cuscinetto” vuoti, come ad esempio la realizzazione dell’isola ecologica all’esterno del presidio, lo spostamento dell’obitorio in locali più riservati e confortevoli e la convenzione con il comando dei vigili urbani del Comune Molfetta, che sta consentendo di regolarizzare la viabilità esterna (anche con un intervento di rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale) rendendola sicura e compatibile con l’avanzamento dei lavori.
Come cambia l’ospedale
Più in dettaglio, l’adeguamento sismico dell’edificio ospedaliero prevede il rafforzamento dei plinti di fondazione e degli elementi portanti (travi e pilastri) dei corpi di fabbrica interessati, in modo da adeguare il comportamento sismico delle strutture rendendolo paragonabile ad una nuova costruzione. Per quanto riguarda il capitolo dell’efficientamento energetico, è prevista la realizzazione di un cappotto isolante esterno e la sostituzione degli infissi esistenti con infissi nuovi e più prestanti nei corpi di fabbrica coinvolti. Anche gli impianti a radiatori saranno sostituiti da impianti più efficienti a ventilconvettori serviti da una centrale in pompa di calore a supporto dell’esistente centrale termica con caldaie a condensazione, che gestirà ovviamente anche il raffreddamento estivo e aumenterà considerevolmente il comfort delle stanze di degenza. Parallelamente il presidio di Molfetta sta usufruendo di altri investimenti che riguardano l’ammodernamento tecnologico delle apparecchiature diagnostiche, con l’arrivo di un ecotomografo multidisciplinare e un telecomandato digitale, e la digitalizzazione dell’intera struttura ospedaliera, che sarà dotata di nuove tecnologie informatiche (personal computer, tablet e software) e potrà impiegare la Cartella clinica elettronica in tutti i reparti.
“Verso un ospedale sicuro e sostenibile”
La linea d’investimento “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, dotata di fondi PNRR e PNC, riguarda l’attuazione un percorso di riqualificazione e di miglioramento strutturale nel campo della sicurezza degli edifici ospedalieri, adeguandoli alle vigenti norme in materia di costruzioni in area sismica per assicurare la loro capacità operativa in caso di eventi sismici e per salvaguardare l’incolumità di pazienti e operatori. Il piano della ASL Bari in questo specifico settore prevede investimenti complessivi per circa 59,6 milioni distribuiti su sei ospedali: oltre Molfetta, i presidi di Putignano, Corato, Monopoli, e a Bari San Paolo e Di Venere.