Dotate delle tecnologie di ultima generazione, consentiranno di potenziare gli interventi di Chirurgia addominale non oncologica e di Chirurgia bariatrica.
Inaugurate all’Istituto Nazionale di Gastroenterologia “S. de Bellis” di Castellana Grotte due nuove sale operatorie che si vanno ad aggiungere all’attuale blocco operatorio. Dotate delle ultime tecnologie, sono state realizzate al primo piano recuperando e ristrutturando, con un finanziamento regionale di un milione di euro, gli spazi inutilizzati da tempo della sala parto e della sala operatoria di ginecologia-ostetricia.
Alla cerimonia inaugurale, officiata con la benedizione dei locali dal Vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli mons. Giuseppe Favale, hanno partecipato vertici e personale dell’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
“Un altro importante tassello nella crescita del “De Bellis” per il presidente del Civ Enzo Delvecchio che ha spiegato come una sala operatoria consentirà di poter programmare dal prossimo anno circa 1.500 interventi di chirurgia addominale non oncologica e l’altra sarà utilizzata per la chirurgia bariatrica puntando a mille interventi da effettuare l’anno prossimo”. In particolare quest’ultima – ha sottolineato Delvecchio – “è in crescita esponenziale: nel 2023 sono stati realizzati circa 130 interventi di chirurgia per la riduzione dell’obesità ponendo l’Irccs “De Bellis” come prima realtà sanitaria pubblica in Puglia in questo ambito raggiungendo l’obiettivo dell’accreditamento, atteso per i prossimi giorni, di centro di eccellenza della Sicob, società italiana di chirurgia dell’obesità”.
Al taglio del nastro, a rappresentare le istituzioni, l’onorevole Ubaldo Pagano che ha evidenziato “la continuazione del processo di infrastrutturazione di questo centro di eccellenza, diventato riferimento non solo per la Puglia, per consentire ai medici di operare in sicurezza e abbattendo le liste d’attesa ma, ha concluso il deputato del Partito Democratico, per poter rispondere a tutte le esigenze è necessario che il governo liberi risorse e autorizzi la Regione ad assumere medici e infermieri”.