La ricerca dimostra l’elevata efficacia della procedura endoscopica in termini di perdita di peso e di riduzione delle comorbilità in pazienti super obesi
Pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale “Obesity Facts” la ricerca eseguita presso l’unità operativa di chirurgia generale “M. Rubino” centro di riferimento per la chirurgia bariatrica dell’azienda ospedaliero universitaria del Policlinico di Bari, sul confronto tra terapia endoscopica e terapia medica preoperatoria nei pazienti super-obesi da sottoporre a chirurgia bariatrica.
I ricercatori hanno effettuato un confronto tra gli effetti dell’inserzione del palloncino intragastrico e della terapia farmacologica con liraglutide nei pazienti affetti da super-obesità (BMI>50 ovvero indice di massa corporea superiore o uguale a 50 kg/m²) nei sei mesi antecedenti l’intervento di chirurgia bariatrica, dimostrando l’elevata efficacia della procedura endoscopica in termini di perdita di peso e di riduzione delle comorbilità normalmente presenti in questa tipologia di pazienti.
Lo studio ha come prima firma il dott. Gennaro Martines, referente del centro affiliato alla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche della azienda ospedaliero universitaria del Policlinico, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di un gruppo di giovani medici in formazione specialistica, iscritti alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Bari.
“Il nostro centro – spiega il dottor Martines – attualmente esegue varie tipologie di interventi chirurgici bariatrici (sleeve gastrectomy, mini gastric by-pass, bendaggio gastrico) ed ha sfruttato il background di endoscopia digestiva dell’unità operativa per garantire al paziente le migliori opzioni terapeutiche alternative alla chirurgia”.
Il Prof. Donato F. Altomare, direttore dell’unità operativa di chirurgia generale “M. Rubino” sottolinea “l’importanza dello studio condotto in autonomia da un gruppo di giovanissimi medici in formazione specialistica che si sono dedicati alla ricerca con grande interesse per questa branca della chirurgia in notevole ascesa”.
“La ricerca e le nuove conoscenze maturate nell’ambito della patologia bariatrica – spiega il Prof. Michele De Fazio, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’università barese – sono di fatto un substrato indispensabile nel percorso formativo degli studenti del corso di medicina tanto che è stato introdotto un modulo di insegnamento di Scienze della nutrizione per trasferire agli studenti le specifiche problematiche relative ai disturbi dell’alimentazione e alle innumerevoli patologie che ne derivano. La chirurgia bariatrica si inserisce in questo percorso come indispensabile strumento terapeutico moderno con le innumerevoli tecniche a disposizione”.