Chirurghi e urologi in sala operatoria per un intervento complesso portato a termine con successo. Il direttore Paolo Ialongo: «Fondamentale il lavoro del Gruppo delle Patologie Gastrointestinali Oncologiche»
Buoni risultati arrivano dall’approccio multidisciplinare in chirurgia, in particolare sulle patologie oncologiche. E’ il caso di una paziente 86enne, ricoverata nella Chirurgia generale dell’Ospedale di Altamura e già dimessa, operata con successo per l’asportazione di una voluminosa neoplasia del colon ascendente che ha infiltrato il rene destro. Di qui la necessità di coinvolgere, in sala operatoria, le professionalità delle équipe di Chirurgia Generale, con il dr. Paolo Ialongo e il dr. Paolo Lorenzo Falcicchio, e di Urologia, con il dr. Mario De Siati e il dr. Vincenzo Stellacci.
«Fondamentale – per il buon esito clinico – spiega il direttore della Chirurgia, Paolo Ialongo – è stato senz’altro il valore di un approccio multidisciplinare, sia nella fase precedente il ricovero sia durante l’intervento chirurgico».
La paziente, infatti, è stata studiata nella fase pre-operatoria dal Gruppo Multidisciplinare delle Patologie Gastrointestinali Oncologiche (GMPGO) istituito nell’Ospedale “Fabio Perinei” dal mese di gennaio 2023, proprio su iniziativa di Ialongo, con la stretta collaborazione dei reparti di Chirurgia Generale, Oncologia Medica, Medicina Interna, Radiologia e Endoscopia Digestiva.
«Dopo la discussione collegiale del caso clinico – sottolinea Ialongo – la paziente è stata ricoverata in Chirurgia Generale e sottoposta ad intervento chirurgico di resezione “en bloc” del colon e del rene destro. Il decorso post operatorio è stato del tutto regolare e la paziente, rimasta in osservazione precauzionale in Terapia Intensiva per le prime 24 ore, è stata dimessa dopo una settimana».
L’approccio multidisciplinare è ormai diventato uno standard nelle strutture ospedaliere della ASL Bari, essendo peraltro un requisito riconosciuto e previsto dall’Istituto Superiore di Sanità per il trattamento delle patologie oncologiche, e che ad Altamura potrà riguardare circa novanta casi complessi affrontati su base annua.