La TAC spirale, a dosi minime, permette una diagnosi precoce del tumore del polmone. Si tratta di un esame che si esegue in pochissimo tempo, meno di un secondo, ha una bassissima dose di radiazioni, circa un ventesimo di una TAC torace standard, e garantisce un’altissima qualità diagnostica senza mezzo di contrasto.
Sono già 400 le TAC spirali a basso dosaggio effettuate all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, nell’ambito del programma nazionale Risp, Rete italiana di screening polmonare, finanziato dal ministero della Salute e promosso dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Il programma di screening polmonare è destinato a persone fra i 55 e i 75 anni, fumatori o ex fumatori da meno di 15 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno, per circa 30 anni.
L’oncologico barese, già impegnato in programmi di desuefazione da fumo, rientra fra i 18 centri in Italia partecipanti all’iniziativa, che in fase di reclutamento vede la collaborazione di Federfarma e dell’Ordine dei farmacisti.
“In cinque mesi – commenta il Direttore generale del Giovanni Paolo II Alessandro Delle Donne – abbiamo avuto già 1.100 richieste di screening polmonare, un numero elevatissimo se si considera che ad esempio la Lombardia ne ha avute 1.600. Nel target rientrano al momento 800 pugliesi e gli esami diagnostici andranno avanti fino a fine aprile. Con i fondi attualmente stanziati arriveremo a effettuarne 408 TAC, augurandoci che il ministero rifinanzi il programma in maniera da effettuare più esami perché soltanto rilevando l’insorgenza della malattia in una fase molto precoce è possibile intervenire per tempo con la terapia curativa più opportuna”.
“Dagli esami effettuati – spiega il dottor Domenico Galetta, responsabile della struttura semplice dipartimentale di Oncologia medica toracica – sono stati rilevati noduli in oltre la metà dei soggetti coinvolti. Trovare noduli non vuol dire trovare tumori, ma i pazienti verranno monitorati nel tempo. I casi che hanno richiesto maggiore attenzione, circa il 3%-4% dei pazienti, sono stati discussi nel nostro team multidisciplinare”.
“Oltre all’attività di diagnosi – afferma la psicologa del centro antifumo Daniela Bafunno – il programma RISP garantisce percorsi di desuefazione al fumo, con o senza farmaci. In particolare, ai fumatori attivi sarà proposto un percorso di supporto motivazionale e dove necessario un farmaco naturale, la citisina, che si è rilevata efficace e ben tollerata come aiuto per smettere di fumare”.
Soddisfatto per l’impegno nella prevenzione e per il rinnovamento tecnologico in atto il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica Gero Grassi.
La TAC spirale, a dosi minime, permette una diagnosi precoce del tumore del polmone. Si tratta di un esame che si esegue in pochissimo tempo, meno di un secondo, ha una bassissima dose di radiazioni, circa un ventesimo di una TAC torace standard, e garantisce un’altissima qualità diagnostica senza mezzo di contrasto.
Sono 42mila i casi di tumore del polmone diagnosticati in Italia ogni anno: 8 pazienti su 10 hanno la malattia in stadio avanzato. Per questo motivo, è importante individuare l’insorgenza del cancro in uno stadio precoce, quando ancora non ha causato disturbi, allo scopo di permettere il miglioramento delle possibilità terapeutiche.
Il reclutamento per lo screening polmonare, gratuito e su base volontaria, prosegue in attesa che il ministero rifinanzi il programma. Gli interessati possono aderire attraverso il sito www.programmarisp.it, successivamente saranno ricontattati per effettuare gli accertamenti diagnostici.