Un intervento di cardiochirurgia neonatale per la legatura del dotto arterioso di Botallo è stato eseguito nelle ultime ore al ‘Policlinico Foggia’ presso la Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, diretta dal dr. Gianfranco Maffei.
La delicata operazione è stata condotta dall’équipe cardiochirurgica-anestesiologica-cardiologica neonatale dell’Ospedale pediatrico ‘Giovanni XXIII’ di Bari, composta dai dottori: Gabriele Scalzo, Giuseppe Ferro, Paola Moliterni, Maria Teresa Ficarella e Teo Pirolo.
Il dotto di Botallo è un vaso sanguigno arterioso che, durante la vita fetale, garantisce la vita del bimbo nella pancia della mamma attraverso un flusso di sangue tra arco dell’aorta ed arteria polmonare. In genere, entro due giorni dalla nascita, questo vaso si chiude e permette il passaggio dalla circolazione fetale a quella neonatale. Nel bimbo gravemente prematuro, però, questo a volte non succede ed il dotto di Botallo pervio può creare seri problemi alla circolazione del piccolo neonato, causando scompenso cardiaco ed insufficienza multiorgano. Il trattamento di questa condizione è di solito medico con due cicli di Ibuprofene e, in caso di fallimento, cardiochirurgico.
Il piccolo paziente ricoverato al ‘Policlinico Foggia’ è nato circa quindici giorni fa a 26,6 settimane di età gestazionale e oggi pesa appena 1040 grammi. L’intervento è tecnicamente riuscito, anche se bisogna attendere il periodo post-operatorio per poter sciogliere definitivamente la prognosi.
“Un sincero ringraziamento va all’équipe cardiochirurgica-anestesiologica-cardiologica neonatale del Giovanni XXIII di Bari che ha prontamente risposto all’esigenza sanitaria” afferma il dott. Leonardo Miscio, Direttore sanitario del ‘Policlinico Foggia’.
“Questo intervento – conclude il dott. Giuseppe Pasqualone, Commissario Straordinario del ‘Policlinico Foggia’ – è un chiaro esempio di proficua integrazione multidisciplinare tra differenti strutture del Sistema Sanitario della Regione Puglia”.