I vantaggi sono la riduzione dei rischi e la diagnosi tempestiva necessaria per aggredire subito il tumore
Oltre cento procedure radiologiche interventistiche già eseguite su bambini in età pediatrica o neonatale. Al Policlinico di Bari la quasi totalità delle diagnosi oncologiche pediatriche è ottenuta con la metodica radiologica interventistica mini-invasiva. Rispetto alla biopsia chirurgica open “tradizionale” i vantaggi per i bambini sono la riduzione dei rischi: anestesiologici, di complicanze peri-chirurgiche (sanguinamenti, infezioni della breccia chirurgica, etc.) o di contaminazione neoplastica del sito chirurgico.
A eseguire le procedure sono i radiologi interventisti, in particolare i dottori Cristian Dell’Atti e Nicola Lucarelli, dell’unità operativa di Radiologia diretta dal prof. A. Stabile Ianora.
Mediante la tecnica dell’ago tranciante inserito sotto guida radiologica (ecografica, Rx o Tc) per via percutanea (tecnica “tru-cut”) è possibile, nella maggioranza dei pazienti anche di piccola o piccolissima età, ottenere materiale sufficiente sia per la diagnostica istologica convenzionale, che per quella citogenetica, molecolare nonché per gli studi di “gene profiling” necessari per i programmi terapeutici di “precision medicine”.
Questa procedura minimizzando i tempi di esecuzione, permette all’equipe dell’oncoematologia pediatrica, diretta dal dottor Nicola Santoro, di avere una diagnosi tempestiva e poter procedere alla cura immediata del tumore.
Sono state ad oggi eseguite procedure bioptiche in pazienti molto piccoli e su neoplasie site in sedi molto difficili da raggiungere con tecnica chirurgica open, in particolare il mediastino, il retroperitoneo, gli spazi paravertebrali e recentemente anche la cavità orbitaria.
La collaborazione fra gli oncologi pediatri ed i radiologi interventisti permette di velocizzare notevolmente l’ottenimento di una corretta diagnosi, contribuendo a migliorare significativamente le probabilità di guarigione dei piccoli pazienti oncologici del Policlinico di Bari.