E’ stata presentata a Roma al Ministro della Salute Roberto Speranza dal Prof. Giuseppe Carrieri, Segretario Generale della Società Italiana di Urologia, Direttore del Dipartimento di Urologia del Policlinico Riuniti di Foggia e Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, la II Giornata Nazionale dell’Urologia, promossa dalla Società Italiana di Urologia (Siu), che ha luogo oggi in tutta Italia.
“Il Ministero della Salute è vicino alla Società Italiana di Urologia e sostiene questa seconda giornata nazionale e la campagna di sensibilizzazione e di promozione alla prevenzione delle malattie urologiche. Queste iniziative sono sempre importantissime per la popolazione e fondamentali per evitare lo sviluppo di problematiche che, se individuate in ritardo, possono costringere i pazienti ad affrontare percorsi di cura più complessi e dolorosi. Per questo sarà sempre più importante che tutte le figure istituzionali e associative dei pazienti si uniscano e lavorino all’unisono con l’obiettivo comune di far crescere la qualità del nostro Servizio Sanitario” ha dichiarato il Ministro Speranza.
La Giornata ha la finalità di diffondere la cultura della prevenzione in ambito urologico. Nel nostro Paese circa 10 milioni di italiani (praticamente 1 su 6) sono a rischio di problemi urologici. “Prevenire i tumori urologici vuol dire eseguire una visita urologica e la misurazione del Psa una volta all’anno – raccomanda il Prof. Giuseppe Carrieri. Se si intercettano questi tumori in fase precoce, si ha la possibilità di curarli e di guarirli in maniera definitiva”.
Altro tema della giornata è quello dell’accessibilità alle cure in ambito urologico. L’investimento di risorse nella acquisizione di tecnologie è assolutamente necessario, al fine di garantire ai pazienti terapie chirurgiche sempre più efficaci, moderne e miniinvasive. Inoltre, bisogna dare ai pazienti urologici accesso a terapie farmacologiche per la incontinenza, che sono ancora oggi a totale carico dei pazienti, che spesso non possono permettersi tali costi.
Alla riunione hanno anche partecipato le principali associazioni dei pazienti affetti da malattie urologiche. “La collaborazione tra la Siu e le associazioni di pazienti continuerà nel corso dei prossimi anni al fine di mettere sempre più il paziente al centro delle attività scientifiche, educazionali ed istituzionali della Società italiana di Urologia”– conclude il Prof. Giuseppe Carrieri.