Il 25 maggio 2022 al Teatro Fusco l’evento finale. Testimonial d’eccezione Vincenzo Albano da Zelig.
Il prossimo 25 maggio alle 20 a Taranto, al Teatro Fusco, è in programma l’evento di restituzione finale del progetto di prevenzione e contrasto del rischio di dipendenza da gioco. Rivolto ai giovani, ai genitori, ai docenti ed a tutta la cittadinanza, l’evento rappresenta il momento di sintesi delle attività svolte nell’ambito del progetto di prevenzione del Gioco d’Azzardo svolto in tutto il territorio provinciale e vuole essere altresì occasione per condividere la progettualità futura con la cittadinanza tutta, già particolarmente sensibile a questa problematica.
Si tratta di un progetto realizzato in questi anni, nonostante la pandemia e le difficoltà ad essa legate, dalla direzione della Asl di Taranto e dal Dipartimento dipendenze patologiche diretto dalla dott.ssa Vincenza Ariano, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione e prevenzione previste dal Piano di Attività per Gioco D’azzardo Patologico della Regione Puglia di cui è referente scientifico la dott.ssa Margherita Taddeo, responsabile della formazione della Asl di Taranto, in seguito ad un accordo di cooperazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
L’arte teatrale insieme a quella cinematografica sono state individuate quali strumenti efficaci di promozione della salute e di prevenzione delle dipendenze attraverso l’uso di un linguaggio comune che consente la condivisione di emozioni e vissuti. La serata del 25 maggio rappresenta dunque l’evento finale di un percorso laboratoriale teatrale svolto in alcune scuole della Provincia di Taranto dalle compagnie Teatrali CREST e Teatro delle Forche. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con gli Istituti Scolastici ed ha coinvolto attivamente 1.160 studenti delle scuole superiori di Taranto, Castellaneta, Grottaglie, Martina Franca, Massafra, Mottola, Palagiano nonché gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Luigi Pirandello” di Taranto. Accanto al teatro si pone poi il documentario PLAY! – Il Cortometraggio per la Prevenzione del Gioco Patologico realizzato dalla Compagnia “Terra Magica arte e cultura” con la regia di Massimo Cimaglia, che verrà presentato in anteprima e che sarà oggetto di una campagna di comunicazione tesa a sensibilizzare sul problema e sul suo superamento.
All’evento parteciperanno: Vito Gregorio Colacicco, Direttore Generale ASL Taranto; Sante Minerba, Direttore Sanitario ASL Taranto; Vincenza Ariano, Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL Taranto; Margherita Taddeo, Dirigente Responsabile Formazione ASL Taranto – Referente Scientifico Regione Puglia per ‘Gioco D’azzardo Patologico’ e Componente Dell’Osservatorio nazionale Presso Il Ministero della Salute e Roberto Romeo, consigliere del Teatro Pubblico Pugliese.
Sono previsti, inoltre, gli interventi artistici di Giovanni Guarino, Compagnia CREST in “Ludomannaro”; Giancarlo Luce e Erika Grillo, Compagnia Teatro delle Forche in “Giocatori”, e Massimo Cimaglia, Compagnia “Terra Magica arte e cultura” insieme ai protagonisti del corto, Daniele Palumbo e Valeria Cimaglia. Testimonial d’eccezione sarà il tarantino Vincenzo Albano da Zelig. Dopo l’esordio in tv nel 2009 all’interno del programma Central Station, ora è il (finto) social media manager di Zelig al fianco di Vanessa Incontrada e Claudio Bisio. Modera la serata la giornalista Gabriella Ressa.
DATI SUL GIOCO D’AZZARDO E SULLE DIPENDENZE.
Le stime sul gioco d’azzardo indicano che gioca per soldi circa metà della popolazione italiana adulta.
Il gioco d’azzardo rappresenta un comportamento a rischio che in particolare in soggetti con vulnerabilità può evolvere in una dipendenza comportamentale riconosciuta come malattia cronica e recidivante dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con gravi conseguenze sia per la persona sia per la sua famiglia, con conseguenze affettive, di relazione e non ultime finanziarie.
Il Disturbo da Gioco D’azzardo DGA (come tecnicamente viene chiamata la dipendenza da gioco) può altresì esporre il soggetto a rischio ad entrare in contatto con le organizzazioni criminali del gioco illegale e con il mondo dell’usura. Spesso il DGA presenta contemporaneamente altre patologie come la dipendenza da alcolici, cocaina o patologie psichiatriche. Nei soggetti con DGA è presente un rischio di suicidio 200 volte superiore rispetto alla popolazione generale.
L’esperienza della pandemia ha modificato lo scenario del Gioco d’azzardo poiché dal 8 marzo 2020 sono state chiuse per mesi le occasioni di gioco fisico con la conseguenza di un incremento esponenziale delle occasioni di gioco on line, pertanto i dati risentono di questo. Nel 2019 la spesa degli italiani nel gioco fisico è stata di 110 miliardi di euro, nel 2020 per le ragioni sopra riportate è scesa di circa un terzo a 88 miliardi di euro, ai quali devono aggiungersi 49 miliardi di euro on line. Nel 2020 la spesa pro-capite degli italiani per il gioco d’azzardo è stata di 1.481 euro di cui 825 riferita a gioco fisico e 656 gioco on line. Nel 2020, durante il lockdown, vi è stato un aumento dei conti gioco del 30% in particolare tra 18 e i 24 anni (lock dock down). Gli utenti del gioco on line nel lock down sono aumentati del 94,8%.
In Puglia nel 2020 la spesa per gioco è stata di circa 6 miliardi di euro di cui 2,7 miliardi per gioco fisico e 3,3 miliardi per gioco on line, tutte risorse sottratte ad altri tipi di consumi ed investimenti. La spesa pro capite dei pugliesi è stata di 1.511 euro (superiore alla media nazionale) di cui 831 per gioco on line e 680 di gioco fisico.
La ricerca ESPAD 2020 condotta dal CNR di Pisa sui giovani dai 15 ai 19 anni ha evidenziato come il gioco d’azzardo è al primo posto come comportamento a rischio dei giovani adolescenti (più dell’uso di alcol o cannabinoidi). Il 47% degli intervistati riferisce di aver giocato almeno una volta e in Puglia questo dato sale al 52,3%. In Italia il 2,5% dei giovani tra 15 e 19 anni ha caratteristiche di giocatore problematico.
Negli uomini il gioco d’azzardo è rappresentato soprattutto da scommesse sportive ed on line, nelle donne prevale il gratta e vinci. L’esposizione al rischio con le prime giocate fisiche o on line nei giovanissimi ha inizio molto presto ed è per questo che l’impegno nella prevenzione in età giovanile rappresenta un imprescindibile strumento per contrastare il DGA e deve attuarsi con misure adottate precocemente, innovative ed efficaci.