Oggi, 15 marzo, ricorre la ‘Giornata del Fiocchetto Lilla‘ per combattere insieme i disturbi del comportamento alimentare, anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata, binge eating desorder. Il 40% dei disturbi del comportamento alimentare – che solo in Italia interessa 3 milioni di persone – si manifesta tra i 15 e i 19 anni, ma nel post pandemia si è assistito a un notevole abbassamento dell’età: i primi “segnali” possono comparire anche nella preadolescenza, tra gli 8 e i 12 anni.
Diversi sono i campanelli di allarme che devono far tenere alta la guardia sulla possibilità di sviluppo di un disturbo alimentare, spiegano gli esperti. Tra questi: preoccupazione per il cibo e il peso; dieta eccessiva; conto delle calorie; pesarsi più volte al giorno; sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all’alimentazione; comportamenti bulimici; sentirsi grassi pur avendo un peso normale; eccessiva attenzione all’esteriorità; ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica; cambiamenti emotivi. Ogni anno 10 mila persone entrano in un tunnel fatto di bugie e fame, di sotterfugi che le famiglie difficilmente sanno intercettare.
Bisogna fare più informazione e parlarne è la prima cura. Chiedere aiuto a specialisti. Serve un approccio multi disciplinare (che affronti alimentazione, problemi della famiglia e psichici). Uscire dalla malattia è possibile: il 35 % guarisce in 3 anni, 35 % in 6, gli altri sviluppano la fase cronica e spesso arrivano alla morte. La Giornata del Fiocchetto Lilla è nata per ricordarla e per fare prevenzione e informazione; partendo da Genova si è estesa in tutta Italia grazie all’associazione “mi nutro di vita” fondata dal padre Stefano.
In Puglia la Cooperativa sociale Anthropos (presidente dott.ssa Maria Pia Cozzari) opera un servizio di prevenzione e ricerca dei disturbi alimentari e obesità attraverso l’Associazione famiglie di volontariato per i DCA (disturbi del comportamento alimentare) e obesità denominata Cibiamoci, socio fondatore del Coordinamento Nazionale Disturbi alimentari, organizza in questa occasione manifestazioni e giornate di informazione presso istituti scolastici di primo e secondo grado con interventi specialistici di operatori del settore.
Tuttavia crede che la condivisione delle notizie sui DCA con tutta la cittadinanza sia importante per sensibilizzare e ricordare che la prevenzione e la diagnosi precoce permette di intervenire in questa patologia tempestivamente, bloccandone il decorso psichiatrico.