Il provvedimento adottato dalla Azienda sanitaria barese nella Giornata nazionale contro la violenza ai danni degli operatori sanitari
Gli operatori dei servizi sanitari presentano un rischio significativo di subire atti di violenza durante la propria attività lavorativa e nel 70 % dei casi le vittime delle aggressioni sono donne. La ASL di Bari nel corso del 2021 ha registrato 28 segnalazioni di violenza e aggressione ai danni degli operatori. Le denunce del personale – inviate alla Unità operativa Gestione Rischio Clinico, Sistema Qualità e Formazione – provengono per la maggior parte da ambulatori e uffici del distretto socio sanitario di Bari, seguito dal Dipartimento di dipendenze patologiche e dal Servizio psichiatrico diagnosi e cura.
Si tratta di eventi che possono generare un problema di sicurezza delle cure e di gestione del rischio clinico, oltre che di sicurezza degli operatori in una visione integrata del rischio legato alle attività clinico assistenziali. Per questo la ASL di Bari ha adottato – a conferma dell’impegno costante nel garantire la sicurezza dei lavoratori – il primo Codice di condotta per prevenire le diverse situazioni di rischio. Un atto formale in una data simbolica – il 12 marzo – in cui ricorre la Giornata nazionale contro la violenza ai danni degli operatori sanitari.
“La priorità è il benessere aziendale – rimarca il Direttore generale della ASL, Antonio Sanguedolce – quindi tolleranza zero verso atti di violenza, fisica o verbale. L’approvazione del Codice di Condotta – aggiunge – è una delle azioni attese dal Piano azioni positive 2021/2023 ed è nello stesso tempo uno dei tanti strumenti impiegati dall’azienda per favorire il benessere organizzativo che viene incentivato anche da investimenti in progetti strutturali finalizzati a migliorare comfort e accoglienza dei servizi e delle strutture sanitarie”.
Il documento approvato è il Codice di condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, la prevenzione del mobbing, il contrasto alle molestie, violenza e discriminazioni in ambito lavorativo ed è stato promosso da Area del personale, Gestione Rischio Clinico, Sistema Qualità e Formazione e Comitato unico di Garanzia (CUG).
Il codice istituisce per la prima volta il Nucleo di Ascolto che – mediante la figura del consigliere o della consigliera individuati da Direzione generale e Collegio di direzione – accoglie le segnalazioni di disagio e malessere del personale, ascolta lavoratrici e lavoratori vittime di comportamenti molesti, violenti e discriminatori e fornisce supporto, orientamento ed informazione a tutte le persone che, a qualunque titolo, operano all’interno dell’Azienda. Infine il codice comprende indicazioni per l’identificazione dei rischi durante le attività lavorative e per l’adozione di iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza e/o attenuarne le conseguenze negative.