L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione l’area dell’ex Deposito Carburanti dell’Esercito. Il Dg Sanguedolce: «Più hub vuol dire maggiori possibilità di vaccinarsi. Un invito agli adulti e soprattutto ai genitori per proteggere i più piccoli»
Ci sono i vaccini nella nuova vita del vecchio Deposito carburanti di Monopoli. L’hub vaccinale, che ha aperto i battenti 15 dicembre, è stato infatti allestito in un grande capannone situato all’interno della ex struttura dell’Esercito di via Arenazza, che l’Amministrazione comunale ha rilevato dal Demanio nel 2016 e successivamente riqualificato per poter ospitare eventi, mostre, concerti e incontri pubblici. Una funzione sanitaria assieme ad altre finalità squisitamente sociali e culturali, ricavati recuperando un pezzo di Storia della città (negli Anni ’40 il deposito dell’Esercito riforniva l’intero Sud Italia), che danno corpo ad un vero e proprio Centro polifunzionale a disposizione dei cittadini di Monopoli e non solo.
All’avvio della prima giornata, riservata ad un Open day per il personale scolastico, sono intervenuti il Direttore Generale Asl Bari, Antonio Sanguedolce, il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro e il sindaco di Monopoli, Angelo Annese.
«Con questa apertura – ha commentato il Direttore Generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce – diamo più possibilità e prossimità ai cittadini di questo territorio. La campagna vaccinale sta andando molto bene, abbiamo molte adesioni e richieste, per cui aprire nuovi spazi vaccinali è importantissimo. Dobbiamo correre e perciò invitiamo tutti i cittadini a completare la vaccinazione con la terza dose, anche perché con la nuova variante Omicron, il richiamo è determinante in questo scenario. Più hub ci sono più possibilità ci sono per tutti. Invitiamo anche i genitori a vaccinare già da domani i bimbi tra i 5 e gli 11 anni, perché anche questa vaccinazione va nella stessa direzione: il vaccino è l’arma che abbiamo».
«Monopoli è una grande città – ha aggiunto il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro – con un bacino d’utenza rilevante. Come abbiamo fatto sinora cerchiamo il più possibile di servire l’utenza in loco, evitando trasferimenti, ed è giusto che il sindaco abbia riattivato un hub cittadino d’intesa con la Direzione Generale, proprio perché abbiamo “massa critica”, un gran numero di richieste».
Soddisfatto il primo cittadino monopolitano, Angelo Annese: «La prima parte della vaccinazione ha funzionato in tutta la Puglia – ha detto – e anche a Monopoli, dove abbiamo quasi il 93% di vaccinati, anche perché c’erano presidi sul territorio. Il vaccino, le mascherine e il distanziamento sono le uniche difese che abbiamo e perciò con Asl e Regione abbiamo deciso che Monopoli dovesse avere un presidio e oggi lo riapriamo, in una nuova sede».
Il nuovo centro vaccinale dispone di 1500 metri quadri, tutti al coperto, è stato organizzato e strutturato sotto la supervisione del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Area Sud della ASL Bari, diretto dal dr. Francesco Nardulli, e secondo le linee guida tecniche di Asset Puglia. Quattro i box vaccinali attivi (ampliabili a seconda delle necessità), ampi spazi d’attesa al coperto sia prima della somministrazione sia per la fase post-vaccino, zona per l’anamnesi, un’area per la registrazione della vaccinazione e un ambiente completamente isolato per la preparazione dei vaccini da iniettare.
Medici e infermieri, coordinati dai responsabili dell’hub dr. Francesco Miale e dr.ssa Sabina Natoli, sono impegnati in tutte le fasi sanitarie, mentre l’accoglienza è gestita dal mondo del volontariato, in particolare dall’Associazione Nazionale Carabinieri e dall’Associazione Atlantis e, successivamente, anche con la fattiva collaborazione delle altre realtà associative che già hanno prestato servizio nel precedente centro vaccinale attivo in via Pisonio.
L’hub di popolazione può dunque rappresentare la spinta ulteriore per innalzare le già elevatissime percentuali di copertura della città di Monopoli, al 93% sia con prima dose sia con ciclo completo, soprattutto in questa nuova fase in cui è necessario garantire il richiamo a tutti gli over 18.