Oltre 3.000 terze dosi somministrate ieri al Policlinico di Bari in 42 ambulatori attivi. Oggi tocca all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II. Emiliano: “Grazie ai pugliesi che si stanno vaccinando in massa”.
Weekend di vaccinazioni no stop per pazienti fragili e caregiver in Puglia. Al Policlinico di Bari ieri con 3.000 somministrazioni è stato raggiunto il target di vaccinazione dell’80% di pazienti fragili in cura presso i centri specialistici dell’ospedale barese. Si tratta di pazienti trapiantati, diabetici, ematologici, oncologici, neurologici, reumatologici e con malattie rare a cui è già stata somministrata la terza dose del vaccino anti covid19. Al lavoro nei 42 ambulatori aperti ieri mattina dalle ore 8 ci sono 45 medici, 56 infermieri e 6 assistenti sanitari.
“La campagna per la terza dose – ha detto Emiliano – ha preso il via in maniera straordinaria. Voglio ringraziare tutti i pugliesi che si stanno vaccinando in massa. È fondamentale la terza dose per completare la copertura. Questo significa mettersi in sicurezza rispetto alla quarta ondata che è cominciata in Europa, anche in Italia, e che evidentemente man mano arriverà anche da noi. Bisognerà contenere tramite la terza dose gli effetti ospedalieri e anche limitare le occasioni di contagio perché, se è vero che la vaccinazione non protegge totalmente dal contagio, diminuisce talmente tanto la carica virale da rendere più difficile il passaggio ad altre persone del virus. Ieri il Policlinico di Bari assieme alla rete oncologica e a tutti gli altri centri di riferimento dei fragili, ha aperto più di 40 punti di vaccinazione, stiamo chiamando attivamente le persone in modo tale che si presentino e si ricordino di fare la terza dose”.
Il presidente Emiliano, che ieri mattina al Policlinico di Bari ha effettuato la somministrazione della terza dose di vaccino anticovid e contestualmente il vaccino antinfluenzale, ha inoltre detto che tra pochi giorni le vaccinazioni in Puglia proseguiranno solo su prenotazione. Rispondendo ai giornalisti sulla minaccia delle nuove varianti del virus, ha ricordato che “la Puglia ha un sistema di sequenziamento dei virus tra i migliori d’Italia, grazie alla collaborazione tra il Policlinico di Bari con il laboratorio della professoressa Chironna e l’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata”. Tra i punti di forza messi a punto a livello regionale per Emiliano c’è “il reparto Covid della Fiera del Levante, fondamentale anche in questa fase perché non solo possiamo fronteggiare qualunque emergenza, ma possiamo farlo senza sospendere l’attività ordinaria. Un centro di maxi emergenza a disposizione non solo della Puglia, ma dell’Italia, come abbiamo definito col Generale Figliuolo”.
“Si continua nel percorso di accelerazione che è già cominciato una decina di giorni fa, in concomitanza con l’incremento del numero di coloro che hanno diritto a richiedere la terza vaccinazione. Gli hub attivi sono un centinaio, stiamo cercando di portare ognuno al massimo regime di produttività includendo i sabato e le domeniche. La Puglia non è indietro nella somministrazione delle terze dosi, semplicemente è in questi giorni che matura il diritto un numero rilevante di cittadini pugliesi, poiché a marzo-aprile hanno iniziato in gran quantità gruppi target che, inizialmente, nella fase di somministrazione della terza dose non erano inclusi come gli operatori scolastici e le forze dell’ordine. Sta aumentano in modo significativo il numero delle somministrazioni di prime dosi e questo trend è iniziato dal giorno dopo la pubblicazione del decreto sul green pass che è stato uno degli elementi che, anche se in modo forzoso, ha convinto molti cittadini a iniziare il percorso vaccinale. Quanto i medici di medicina generale, due province hanno iniziato già qualche giorno fa con risultati molto rilevanti con somministrazioni a domicilio e in studio. Sono state consegnate quasi 100mila dosi, in questi giorni i medici di medicina generale, compatibilmente con la loro organizzazione di studio e come programmato, inizieranno a dare questo contributo al raggiungimento dei target quotidiani che ci siamo prefissati” dichiara il direttore del Dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.
“Il Policlinico di Bari ha consolidato un primato: è il primo hub ospedaliero-universitario in Italia per numero di dosi somministrate. Dall’inizio della campagna vaccinale, infatti, abbiamo somministrato circa 90mila dosi destinate a operatori sanitari, pazienti fragili con i caregiver e personale universitario. È un risultato raggiunto, soprattutto per i fragili, grazie al sistema di chiamata attiva dei pazienti in cura nei nostri centri specialistici. Oggi con i nostri 42 ambulatori operativi per un’intera giornata di vaccinazioni no-stop raggiungiamo una copertura di terze dosi pari all’80% dei fragili seguiti dal Policlinico di Bari” dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
“Fare la terza dose è importante – dichiara Gianmarco Surico coordinatore Rete oncologica pugliese – un recente lavoro pubblicato su Nature, prestigiosa rovista di medicina, afferma che dopo 5 mesi la copertura vaccinale per i pazienti oncologici, dopo la seconda dose, si riduce del 50%. Facendo la terza dose ritorniamo ad una copertura del 90%. Quindi bisogna vaccinare subito tutti i pazienti oncologici che hanno eseguito la vaccinazione da 5 mesi, in maniera tale da evitare di infettarsi con il covid e di avere in questi pazienti così fragili delle complicanze letali”.
Oggi, domenica 28 novembre, giornata no stop di vaccinazioni all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II – IRCCS di Bari che da’ così il suo contributo alla campagna vaccinale regionale delle terze dosi. Dalle 10, infermieri e oncologici, insieme all’equipe vaccinale dell’istituto, è a disposizione per pazienti, caregiver e familiari conviventi. La giornata straordinaria di vaccinazione è destinata ai pazienti già contattati dai medici oncologi che li hanno in cura ma è aperta anche a chi non è stato ancora contattato, ai loro caregiver e ai familiari conviventi dei pazienti. Da metà ottobre, l’Istituto Tumori barese ha somministrato terze dosi tutti i giorni, per più di 600 pazienti in cura.