Una grave intimidazione è stata compiuta ai danni del Direttore generale della Asl Lecce,dott. Rodolfo Rollo. Nella giornata di ieri sono stati recapiti, al domicilio del Direttore, in busta anonima, due bossoli di pistola. I bossoli erano accompagnati da un messaggio dattiloscritto in cui veniva “ordinato” al Direttore Rollo di prorogare i contratti in scadenza di 30 dipendenti attualmente in servizio, a tempo determinato, in ASL Lecce.
Dell’accaduto è stata presentata denuncia alle Forze dell’Ordine.
Nel rendere noto l’avvenimento, il Dg tiene a precisare che: ‘Le procedure di reclutamento seguono iter complessi che non sono riferibili alla singola volontà, fosse anche quella del Direttore generale. Tutte le procedure sin qui seguite sono state guidate da questo principio e quindi da norme o indicazioni nazionali o regionali che rendono oggettivo l’iter. Ogni contenzioso è poi risolto tempestivamente e con equilibrio dall’Autorità giudiziaria. Certamente continueremo a seguire questa strada, nella consapevolezza che i diritti dei singoli sono tutelati solo se inquadrati in normative e indicazioni che danno a tutti le stesse possibilità, senza corsie preferenziali per nessuno. L’esigenza di un posto di lavoro è comprensibile, in particolare in questo momento e pertanto è sempre stata assicurata la massima attenzione in vicende che coinvolgono persone in carne e ossa con loro le famiglie‘.
Un problema a due facce, però, perché l’altro tasto dolente riguarda la sicurezza personale del Direttore Rollo e di quella della sua famiglia. Sul punto il DG è netto: ‘Per quanto riguarda la mia sicurezza personale e quella della mia famiglia ci sentiamo ampiamente tutelati dalla pronta risposta delle Forze dell’Ordine e della Prefettura. Le indagini scattate nell’immediatezza dei fatti ci rassicurano‘.
Sono tantissime le attestazioni di solidarietà inviate al dott. Rollo. Tra queste anche quella Giovanni Migliore, Presidente di Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) e Direttore generale del Policlinico di Bari, che scrive “Al dott. Rollo va la piena solidarietà della Federazione Italiana della Fiaso per le gravi e intollerabili minacce ricevute. Chi è alla guida di una azienda sanitaria ha il delicato compito di tutelare le esigenze di salute pubblica osservando leggi e norme nel massimo rispetto della legalità. Nessuna scorciatoia né alcuna corsia preferenziale sono possibili per le procedure di reclutamento. Condanniamo le intimidazioni ed esprimiamo vicinanza al collega”.