Atea Pharmaceuticals, sfruttando la sua piattaforma di profarmaci con nucleotidi purinici, sta sviluppando AT-527, un candidato farmaco antivirale ad azione diretta da soomministrarsi per via orale per il trattamento di pazienti con COVID-19. AT-527 è progettato per inibire la replicazione virale interferendo con l’RNA polimerasi virale, un componente chiave nel meccanismo di replicazione dei virus RNA a singolo filamento positivi con involucro, come i flavirus umani e i coronavirus umani.
AT-527 ha dimostrato tollerabilità clinica e potente attività antivirale in pazienti con infezione da HCV, nonché un profilo farmacocinetico umano (PK) favorevole. Con una potente attività in vitro contro i coronavirus umani, AT-527 è ora in fase di valutazione per il trattamento di COVID-19 in collaborazione con Roche, partner strategico di Atea per questo programma.
In questi mesi è in corso la sperimentazione riguardante ‘Sicurezza e efficacia dell’AT-527 in soggetti con malattia coronavirus moderato ricoverati in ospedale’. Unico Ospedale del Sud Italia a partecipare alla sperimentazione è il Policlinico Riuniti di Foggia. Da domani, venerdì 15 ottobre, partirà la somministrazione di AT-527 nel reparto di Malattie infettive diretto dal professor Sergio Lo Caputo, che all’Ansa ha dichiarato ‘il farmaco andrà somministrato entro le prime 72 ore dal manifestarsi della positività e per 5 giorni’.