L’apertura del cantiere è fissata al 1° novembre
La riqualificazione del vecchio ospedale di Ruvo di Puglia entra nel vivo. Dopo l’approvazione del progetto, ASL Bari è passata alla fase operativa con l’affidamento dei lavori e la calendarizzazione del cantiere fissata al 1° novembre. I dettagli dell’intervento sono stati illustrati ieri pomeriggio nella sede del PTA nel corso di un incontro con l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, il direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, l’ingegnere Nicola Sansolini, direttore Area tecnica ASL e il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco.
“Questo progetto va nella direzione in cui deve andare la Sanità del futuro – ha detto l’assessore alla Sanità, Lopalco – ossia puntare su una offerta sanitaria a chilometro zero per i cittadini. Saranno presenti tutti i servizi in una unica soluzione grazie ad un sapiente utilizzo dei fondi europei – ha continuato Lopalco – per assicurare in un ambiente nuovo e funzionale, postazioni di lavoro più efficienti, in una visione di ospedale non più fatto di cliniche e letti, ma di servizi sanitari e amministrativi a 360 gradi accessibili a tutti”.
L’intervento consiste nella riconversione completa in due fasi dell’ex struttura ospedaliera in presidio territoriale di assistenza (PTA) che prevede una riorganizzazione degli spazi interni, nell’ambito del piano sanitario regionale. L’obiettivo della riconversione è quello di far coincidere il riassetto funzionale e l’ammodernamento tecnologico, con elevati standard di qualità dell’attività sanitaria e il comfort del paziente utente che viene preso in cura e introdotto in un determinato percorso di prevenzione, diagnosi, terapia e/o riabilitazione.
L’opera è stata finanziata con circa 3 milioni di euro di fondi Fesr 2014-2020. Dal 1884, anno di costruzione dell’ospedale, fino al 2009 la struttura è stata interessata da numerosi interventi sostanziali legati a riforme sanitarie e ai piani di riordino ospedalieri, adattandosi alle nuove esigenze: oggi per la prima volta c’è una visione complessiva mirata ad ottimizzare gli aspetti funzionali e gestionali a lungo termine, con la proposta di una assistenza di eccellenza.
“La pandemia ci ha insegnato l’importanza strategica della medicina sul territorio – dichiara il direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce– che contribuisce a decongestionare gli ospedali e a creare una porta di accesso del cittadino ai servizi territoriali di assistenza. Con la concentrazione dei servizi in un’unica struttura, stiamo dando una risposta integrata ai bisogni di salute della popolazione aggregando e integrando funzionalmente le diverse componenti dell’assistenza territoriale, secondo livelli di complessità variabili”.
Le funzioni del PTA saranno ricollocate e ridistribuite: al piano d’ingresso servizi più accessibili al pubblico e con maggior affluenza, tra cui il CPT – Centro Polifunzionale Territoriale – mentre nelle aree più interne troveranno spazio i servizi a più alta intensità di cura, attraverso un sistema di percorsi strutturato secondo i principi della gradualità di accesso, tenendo conto delle nuove direttive per la gestione delle situazioni pandemiche. Ci saranno infatti più collegamenti tra le varie aree del PTA per evitare interferenze, attese, assembramenti e favorire un percorso più lineare
“La riqualificazione dell’ospedale è orientata intorno al bisogno della persona assistita – spiega l’ingegnere Nicola Sansolini, direttore dell’Area tecnica della ASL di Bari – adottando un sistema basato su intensità e natura della cura con aree disciplinari dove la persona compie il suo percorso clinico assistenziale. Questo significa che i servizi saranno distribuiti in base a gradualità di accesso e intensità di cura, le attività diagnostiche saranno contigue a quelle terapeutiche per una migliore organizzazione interna. Il progetto risponde anche all’esigenza di umanizzare i luoghi di cura – conclude l’ingegnere – attraverso la accoglienza dell’ambiente, oltre che garantire privacy, informazione e comunicazione. Il paziente sarà dunque al centro di un modello assistenziale tecnologicamente avanzato, efficiente e sicuro”.
Il progetto piano per piano
La struttura comprende una superficie totale di circa 6.500 metri quadrati distribuita su un piano seminterrato e quattro fuori terra. Nella prima fase dell’intervento saranno oggetto di riqualificazione e ammodernamento: il piano seminterrato dove sarà realizzata la farmacia al posto dell’archivio, il piano rialzato dove i lavori interesseranno il servizio Sert, il Centro di salute mentale, il Centro prelievi, l’ambulatorio infermieristico, il servizio vaccinazioni, il Cup e la Radiologia. Si procederà inoltre a realizzare la guardia medica e una sala di attesa per il Cup e spostare la postazione del 118 presso i locali della attuale guardia medica, adibendo a depositi quelli attualmente occupati dalla postazione, liberando i depositi per realizzare una nuova sala riunioni e spogliatoi per il personale. Al secondo piano il Poliambulatorio sarà allargato con i locali di una ex casa di riposo adiacente e sarà adeguata la sede attuale dello stesso servizio. La fase due riguarderà invece il primo piano e il terzo piano e interesserà il servizio Dialisi e gli uffici della direzione del distretto.
Comfort e benessere ambientale
La riqualificazione è stata ideata per assicurare il comfort ambientale che riguarda molteplici aspetti: benessere termo igrometrico, benessere olfattivo-respiratorio (qualità dell’aria), benessere acustico e visivo. Sulla base di questi principi è stata effettuata la scelta dei materiali e delle soluzioni costruttive, in relazione alle loro specifiche caratteristiche tecniche e di qualità estetica. La qualità architettonica dell’ambiente percepita da utenti e operatori viene intesa quale elemento principale dell’approccio progettuale nella scelta dei materiali di finitura. Vengono rispettate le normative vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e il complesso edilizio nelle sue parti ristrutturate, sarà accessibile e fruibile da persone con ridotte capacità motorie e sensoriali.
CPT, più spazi per i medici di Medicina generale
L’area, destinata al Centro Polifunzionale Territoriale (CPT) che ospiterà i medici di Medicina generale, sarà accessibile sia internamente, tramite l’ingresso principale del PTA, posto su corso Piave e sia tramite l’accesso previsto direttamente dall’esterno, tramite il nuovo blocco scala/ascensore (in fase di esecuzione nelle opere di adeguamento antincendio), entrando da via I° Maggio. Attualmente, nel plesso, sono in fase di realizzazione opere finalizzate all’adeguamento antincendio e alla conformità edilizia del plesso.
L’offerta sanitaria del PTA
Da gennaio ad oggi sono state erogate dal PTA di Ruvo, 151.160 prestazioni ambulatoriali, di cui 131.128 di patologia clinica, 9.798 visite specialistiche, 4.413 prestazioni di Diagnostica per immagini, 2.972 di Dialisi, e 2.849 afferenti alle altre specialità.
Sono 17 gli ambulatori attualmente attivi nel PTA di Ruvo di Puglia, per complessive 303 ore di specialistica, in crescita del 22% rispetto alle 251 erogate in precedenza. Negli ultimi mesi, infatti, si è proceduto al potenziamento dell’attività con ulteriori 49 ore di specialistica, tra cui l’incremento di Cardiologia (da 30 ore a 48), Geriatria (da 6 a 11) e Urologia (da 3 a 9), e l’avvio di tre nuovi ambulatori specialistici dedicati a Ortopedia, Pneumologia e Scienze dell’Alimentazione/Dietologia.
La struttura offre prestazioni di Day Service medico, in particolare per diabetologia ed ipertensione arteriosa (quest’ultima nell’ambito della branca di cardiologia). Attivi gran parte dei servizi previsti nella dotazione di un PTA: Centro prelievi, Centro TAO (per la terapia anticoagulante orale), postazione 118, Consultorio familiare, Centro vaccinale, Medicina legale (Commissione invalidi), Centro di Salute Mentale, Servizio Dipendenze Patologiche, Centro riabilitazione ambulatoriale, Trattamenti domiciliari e Centro dialisi con 12 posti-rene (presso l’Ospedale di Molfetta), Farmacia, Cure domiciliari, Continuità assistenziale, nonché tutte le opzioni previste per l’Accesso Unico alle Cure (CUP, PUA, Urp, Sportelli per il cittadino, Presa in carico e gestione delle dimissioni protette e Raccordo con U.V.M. distrettuale).
Il servizio di Diagnostica per immagini dispone di 1 teletrocostratigrafo, 1 telecomandato con teleradiografo, 1 ecografo con 2 Sonde e 1 ecografo portatile. Tutti attivi, inoltre, i servizi amministrativi: Scelta e revoca Medico, Esenzioni ticket, Rimborsi, Ufficio anagrafe assistibili, Assistenza integrativa farmaceutica, Ausili, Presidi e Protesi.