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Vaccinazioni antiCovid, il consigliere Zullo: “Lo Stato deve agevolare il reclutamento di medici e non complicarlo come fa emendamento della Lega diventato legge. Interesserò l’on. Gemmato”

Il Capogruppo al Consiglio regionale della Puglia di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo ha dichiarato: “L’intento sbandierato ad ogni livello è sicuramente positivo: somministrare in tutto il Paese almeno 500 mila vaccini al giorno. Questo perché prima si raggiunge l’immunità di gregge, prima si salvano vite umane, si evitano costi di ospedalizzazione e prima si riparte con le attività produttive e la libera circolazione delle persone. Per raggiungere l’obiettivo non serve avere solo le dosi a disposizione, ma anche personale per farli. Il reclutamento deve essere facilitato, specie fra i medici in pensione, e non certo reso più complicato, tanto da costringere molti ‘volontari’ a desistere nel mettersi a disposizione della sanità pubblica. Purtroppo sta avvenendo questo perché a livello nazionale è entrato in vigore, circa un mese fa, un emendamento presentato dalla Lega, che ‘congela’ la pensione per il medico che si mette a disposizione, perché firma un contratto di collaborazione con la Asl di competenza. Il tutto per risparmiare qualche rateo di pensione, ma è qui che dobbiamo risparmiare?


E’ evidente – ha continuato Zullo – che di fronte a intoppi burocratici molti medici decidono di desistere dalla volontà di fare vaccinazioni. Insomma, la norma entrata in vigore complica il reclutamento del personale sanitario per le vaccinazioni, anche in Puglia. Il tutto per cosa? Per risparmiare? Cioè con questa norma si preferisce avere meno medici a disposizione piuttosto che averne di più che fanno più vaccinazioni? E’ davvero qui che la sanità pubblica ha bisogno di risparmiare? Si pensi solo in Puglia a quanti sprechi abbiamo assistito e assistiamo giornalmente: 20 milioni per l’ospedale in Fiera in una improvvisata che nega l’assistenza domiciliare, le apparecchiature per fare 10mila tamponi al giorno al policlinico o quelle acquistate e mai viste per esaminare i tamponi rapidi, la fabbrica delle mascherine… e chi più ne ha più ne metta!”


Per questo – ha concluso il Capogruppo di FdI – interesserò subito il responsabile del Dipartimento nazionale della Salute di Fratelli d’Italia, l’on. Marcello Gemmato, perché in Parlamento si faccia carico con Fratelli d’Italia di porre rimedio al testo normativo che di fatto sta producendo notevoli problemi”.