L’Ospedale “Di Venere” ha eseguito oggi la prima somministrazione di farmaci anticorpi monoclonali. Ad usufruirne un paziente di 58 anni, selezionato in base ai criteri stringenti stabiliti da AIFA: condizioni di rischio specifiche e lievi e moderati sintomi di Covid 19. L’uomo, infatti, è risultato positivo al Sars-Cov2 cinque giorni fa, con sintomi di febbre e tosse comparsi il giorno prima, quindi un quadro clinico indicato per poter ricevere la nuova terapia. La somministrazione è avvenuta sotto lo stretto controllo dei medici dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione del “Di Venere”, individuato quale Centro specialistico della ASL Bari assieme ai tre Ospedali Covid San Paolo-Bari, Altamura e Putignano.
La Direzione medica di presidio ha autorizzato la Rianimazione a procedere celermente con la somministrazione del farmaco: la proposta del medico di medicina generale è arrivata ieri e in 24 ore è stata validata e finalizzata. Un’ora per l’infusione endovenosa di una combinazione di due anticorpi monoclonali, prescritti d’intesa con la farmacia ospedaliera, ed un’altra ora di osservazione del paziente. Una procedura veloce, in ambiente protetto e seguita scrupolosamente dagli specialisti della Rianimazione, che promette risultati soddisfacenti.
“Anche per noi – spiega il dr. Claudio Petrillo, direttore della Rianimazione – è una prima volta e rappresenta davvero una nuova frontiera contro il Covid19. In un sol giorno abbiamo ricevuto la proposta del medico curante, l’abbiamo vagliata e tradotta in somministrazione del farmaco. E’ una terapia promettente – e abbiamo già altre richieste da valutare – per la quale la collaborazione con il medico di medicina generale risulta fondamentale: intervenire precocemente, assieme ad una precisa individuazione del paziente eleggibile, è la chiave di volta dell’efficacia degli anticorpi monoclonali“.
Il farmaco ha fatto poche decine di metri per arrivare al punto di somministrazione dalla Farmacia del “Di Venere”, centro di stoccaggio regionale. I monoclonali stanno comunque “viaggiando” in tutta la Puglia, in direzione dei centri di somministrazione. In pochi giorni, fa sapere il direttore del Dipartimento Gestione del Farmaco Luigia D’Aprile, sono stati richiesti e consegnati ai centri di riferimento 24 flaconi di monoclonali singoli e sono già disponibili anche quantitativi di monoclonali combinati.